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Maxi frode fiscale, sotto accusa il Pomezia Calcio: sequestrati beni per quattro milioni di euro

Un’indagine della Guardia di Finanza ha portato al sequestro di beni per quattro milioni di euro nei confronti del Pomezia Calcio e di tre imprenditori attivi nella gestione dell’ente. Avrebbero evaso le tasse per oltre sette milioni di euro. La società: “Estranei ai fatti contestati”.
A cura di Natascia Grbic
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Una maxi frode fiscale da milioni di euro: queste le accuse nei confronti del Pomezia Calcio, società sportiva dilettantistica proprio recentemente arrivata in serie D. La Guardia di Finanza di Pomezia questa mattina ha sequestrato beni mobili e immobili per oltre quattro milioni di euro nei confronti della società e di tre imprenditori, che hanno un ruolo attivo nella gestione dell'ente.

Secondo quanto emerso dalle indagini delle Fiamme Gialle, la società avrebbe evaso al fisco diversi milioni e trasferito quasi due milioni di euro per evitare la riscossione coatta. Le accuse nei confronti degli indagati sono a vario titolo omesso versamento delle imposte, omessa dichiarazione e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Per i finanzieri, dietro il Pomezia Calcio si sarebbe nascosta in realtà una società di capitali con ricavi milionari, derivati soprattutto da prestazioni pubblicitarie. Queste ultime sarebbero riconducibili a un imprenditore romano, in apparenza estraneo alla società.

Qualche tempo fa la società è stata estinta con una fusione: secondo gli inquirenti si sarebbe trattato di un modo per eludere il fisco e non far recuperare i crediti evasi. Per questo adesso il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Velletri ha dato l'ok alla richiesta della procura per il sequestro preventivo di beni mobili e immobili di proprietà degli indagati, che si dichiarano estranei alla vicenda.

Il Pomezia Calcio: "Estranei ai fatti contestati"

Il Pomezia Calcio si è dichiarato estraneo alla vicenda. "Il Pomezia Calcio 1957 in merito alle notizie apparse su alcuni organi di stampa di una presunta frode fiscale, comunica di essere totalmente estranea ai fatti contestati e ha dato mandato ai propri legali di difendersi nelle sedi opportune – si legge in un comunicato – Inoltre si precisa che la società Pomezia Calcio 1957 nata il 1 luglio 2019 è una ASD sana e in regola con tutti gli adempimenti fiscali previsti. Pertanto con la presente si intende tranquillizzare tutti i tesserati e i tifosi rossoblù che il Pomezia Calcio 1957 continuerà più forte di prima ad essere un punto di riferimento per la città e non solo".

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