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L’ex assessora Meleo: “Da Gualtieri solo slogan, Roma piena di rifiuti e non sarà pulita a Natale”

L’ex assessora Linda Meleo a Fanpage.it: “Questo piano straordinario di pulizia di Roma è una pericolosa operazione spot per il nuovo sindaco Gualtieri, è un piano pensato in maniera poco lungimirante, che di straordinario, tra l’altro, ha ben poco”.
A cura di Enrico Tata
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Linda Meleo, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Assemblea Capitolina, è stata assessora ai Trasporti e poi ai Lavori Pubblici della giunta guidata da Virginia Raggi. In un'intervista rilasciata a Fanpage.it ha criticato duramente il piano di pulizia straordinario messo in campo dal nuovo sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha promesso di ripulire la Capitale entro Natale.

Lei ha detto che questo piano straordinario in realtà riprende ciò che in parte avevate fatto voi. La mappa delle 13 aree a rischio allagamento, lo sblocco dei fondi per la pulizia dei tombini…

Questo piano straordinario è una pericolosa operazione spot per il nuovo sindaco, è un piano pensato in maniera poco lungimirante. Sul primo punto, quello dei tombini, l'ho seguito io in prima persona come assessora ai lavori pubblici. Ogni anno abbiamo fatto una valutazione sul tema della pulizia delle caditoie e del fogliame. Abbiamo identificato la mappa delle zone critiche della città che, ribadisco, esiste già da qualche anno ed è uno strumento con il quale lavoriamo da diversi anni. Per quanto riguarda la pulizia delle caditoie, anche quella è un'attività che avevamo iniziato, sia con appalti di manutenzione ordinaria che con appalti aggiuntivi. Abbiamo lavorato anche sui cosiddetti appalti giubilari, che riguardavano sia la viabilità locale che la grande viabilità e su questo abbiamo ricevuto le autorizzazioni a settembre. Insomma, sostanzialmente stanno lavorando con strumenti che avevamo già messo in campo noi, di fatto strumenti ordinari. Di straordinario in questo piano c'è ben poco.

Insomma secondo lei quelli di Gualtieri sono slogan e quello avviato non è un vero piano di pulizia straordinario…

Assolutamente si. Il lavoro era già impostato e programmato per tempo. E quando il lavoro si programma esso rientra nella manutenzione ordinaria, che si fa in un certo periodo dell'anno, ogni anno, e nello specifico in autunno. Di straordinario in questo non c'è nulla. Sul tema delle foglie, Ama ogni anno ha il suo ‘piano foglie', con tanto di pulizia aggiuntiva in vista dell'autunno. Visti i lavori che sono stati fatti, per esempio in zona Ostiense, se si pulisce il tombino dalle foglie e poi Ama passa a spazzare una sola volta, dal giorno dopo si torna al punto di partenza, con nuove foglie sulla strada. La programmazione va fatta, ma va fatta anche bene.

Il nuovo sindaco ha promesso di pulire Roma entro Natale. È realistico?

La città è sempre più sporca, ci sono cumuli di immondizia e ogni mattina mi arrivano foto da parte di cittadini disperati. Oggi per esempio mi hanno inviato foto dal V Municipio, con cumuli di immondizia di rifiuti non raccolti. Anche in questo caso le parole si scontrano frontalmente con la realtà. Il problema vero della gestione dei rifiuti non è Ama e quindi la raccolta, ma dove portiamo i rifiuti e cioè il tema degli impianti, su cui noi tanto abbiamo premuto affinché la Regione cominciasse a lavorare sui siti degli impianti impianti. Il punto è questo: prima non andava bene portare i rifiuti fuori Regione perché, cito Zingaretti, ‘i cittadini delle altre regioni si erano rotti i c…. dei rifiuti di Roma'. Adesso dice che è necessario portare fuori i rifiuti di Roma. Quando ci si ritrova davanti al problema, la situazione cambia. Roma pulita entro Natale? Poco possibile, a meno che non si trovano accordi molto grandi per il conferimento in altri posti in altre regioni.

Adesso c'è in campo l'ipotesi di trasferire tonnellate di rifiuti di Roma a Mantova, per esempio.

Vedremo se sarà sufficiente per la gestione della situazione. L'aumento dei consumi nel periodo natalizio crea dei momenti di picco, vedremo come andrà. Quello che dico è questo: prima il problema era che l'amministrazione Raggi non era capace e oggi, con l'elezione di Gualtieri a sindaco di Roma, il problema torna a essere quello quello degli impianti. Mi auguro che si faccia quello che si deve fare su questo tema. Su Ama abbiamo lavorato tanto e questo ci ha consentito di poter tornare a investire sull'azienda con un nuovo piano industriale che migliorerà l'efficenza dell'azienda e il sistema di raccolta. Il problema vero, però, sono gli impianti e questo finalmente è emerso in maniera oggettiva e neutrale. Fare uno spot elettorale subito dopo l'elezione annunciando questo piano straordinario di pulizia è stato un grande autogol da parte di Gualtieri, che forse ha peccato di ingenuità e di poca conoscenza di Roma e dei suoi problemi strutturali.

Sugli impianti la replica della nuova amministrazione, però, è facile: i rifiuti vanno a Mantova perché a Roma non ci sono impianti e programmarli era compito dell'amministrazione Raggi. 

Gli impianti hanno bisogno di autorizzazione regionale. Il piano regionale è arrivato molto in ritardo e l'ultimo risaliva al 2012. È chiaro che ci vuole una programmazione su dove fare gli impianti e questo non può deciderlo un comune. Nel piano industriale di Ama abbiamo stanziato 250 milioni di euro per realizzare e acquistare impianti esistenti, ma senza una collaborazione e un input forte di programmazione da parte della Regione Lazio, noi abbiamo sempre avuto le mani legate.

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