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Leonardo Lamma morto a 19 anni su Corso Francia: ascoltati sei testimoni

Procura e avvocati della famiglia Lamma sono alla ricerca di testimoni dell’incidente in cui è morto Leonardo a Corso Francia. Sei sono stati ascoltati, uno avrebbe visto tutto.
A cura di Alessia Rabbai
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Gli inquirenti che indagano sulla morte di Leonardo Lamma hanno ascoltato sei testimoni. A ritenerli fondamentali nella ricostruzione della vicenda in cui è decedeuto il diciannovenne caduto dalla moto a Corso Francia lo scorso 7 aprile è il pubblico ministero Attilio Pisani e hanno rilasciato le loro dichiarazioni. La Procura è infatti convinta che a far perdere il controllo della guida al giovane sia stato un dosso. Continua la ricerca dei testimoni anche da parte degli avvocati della famiglia Lamma, Antonio De Fazi e Massimiliano Capuzi, che come riporta Il Corriere della Sera stanno cercando di raccogliere più informazioni possibili, chiedendo ai dipendenti di negozi e locali nelle vicinanze della zona in cui è avvenuto l'incidente. In particolare ce ne sarebbe uno, che avrebbe visto tutto. La speranza dei genitori di Leonardo è di trovare uno o più testimoni, che facciano parte delle persone in auto, che poco prima del momento in cui Leonardo ha perso il controllo della moto si trovavano dietro di lui intorno alle 17 su Corso Francia e che possano aver visto le cause del sinistro, ossia cosa abbia provocato la caduta.

Ieri i funerali di Leonardo

I funerali di Leonardo Lamma sono stati celebrati ieri nella chiesa Gran Madre di Dio a Ponte Milvio. Una folla di amici e parenti si è stretta intorno ai genitori del diciannovenne. Sulla vicenda che ha scosso Roma Nord i riflettori sono puntati sulle condizioni del manto stradale nel punto esatto in cui il giovane è caduto, perdendo il controllo del veicolo a due ruote e morendo sul colpo. Secondo quanto ricostruito finora, anche dalle dichiarazioni rilasciate a Fanpage.it dalla madre del ragazzo, poche ore dopo il sinistro Acea avrebbe inviato gli operai sul posto per sistemare la strada, spianando il dosso che avrebbe provocato secondo la Procura lo sbandamento della moto. Dosso che non era stato né transennato né segnalato in alcun modo. Sul cantiere stradale presente sul tratto di Corso Francia in cui si è consumata la tragendia la competenza sulla gestione è affidata dipartimento comunale Sviluppo infrastrutture manutenzione urbana (Simu).

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