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Lega e sequestra presunto amante della ex, poi le scrive: “Se non vieni qui gli do fuoco”

Una volta sequestrato l’uomo, lo ha immobilizzato e cosparso di una sostanza infiammabile. Poi ha videochiamato la donna, minacciandola.
A cura di Beatrice Tominic
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Foto di repertorio
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Ha convinto quello che credeva fosse l'amante della ex compagna a salire in motorino con lui, lo ha portato nel quartiere dell'Infernetto, verso il litorale romano e lo ha obbligato ad entrare in una proprietà privata: una volta all'interno lo ha legato ai polsi, alle caviglie e al collo con corde e nastro isolante. Poi lo ha cosparso con un liquido infiammabile e ha avviato la videochiamata con la ex: "Se non vieni, gli do fuoco".

L'uomo, un 43enne di Roma, è stato arrestato e trasferito nel carcere di Regina Coeli lo scorso primo settembre con le accuse, come riporta il Messaggero, di sequestro di persona, lesioni personali, rapina e violenza privata nei confronti di un operaio di 53 anni. Nella giornata di ieri, si è concluso il processo a suo carico, con rito abbreviato e il 43enne è stato condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione per il solo reato di rapina. In assenza di una querela esposta dalla vittima, tutte le altre accuse sono cadute: come da disposizioni della legge Cartabia è stata emessa la sentenza di non luogo a procedere.

Cosa è successo: il sequestro e le minacce

L'aggressore conosceva la vittima perché gli aveva affittato un appartamento: è proprio lì che l'uomo si era presentato chiedendogli di accompagnarlo in un posto per rimuovere un canneto da un terreno. Lo ha fatto salire in sella al motorino e lo ha portato in una proprietà privata all'Infernetto, dove gli avrebbe legato i polsi con nastro isolante nero e le caviglie con una corda, prima di stringergli al collo una seconda corda per immobilizzarlo.

Dopodiché lo ha cosparso di un liquido spumoso e infiammabile, spruzzato da una bomboletta e gli ha avvicinato la fiamma di un accendino: "Così impari a rubare le donne degli altri, proverai dolore".

Telefono alla mano, ha poi avviato una videochiamata con l'ex compagna, alla quale ha mostrato l'operaio legato e ha rivolto le sue minacce: "Se non vieni all'Infernetto gli do fuoco". Chiusa la telefonata, ha lasciato la zona per andare dalla compagna: anche a lei ha mostrato le foto del 53enne e ha rivolto le stesse minacce.

La fuga dell'operaio sequestrato

Approfittando del 43enne che ha lasciato la zona, l'operaio è riuscito a tagliare con i denti il nastro adesivo con cui gli erano stati legati i polsi e poi, con le mani libere, è riuscito ad allentare le altre corde: l'operaio è riuscito a liberarsi e a fuggire. Le indagini sono partite grazie alla denuncia presentata da una donna alla quale l'uomo si è rivolto per chiedere aiuto, non appena fuggito dal suo sequestratore: sul caso hanno indagato gli agenti del X distretto di Roma Lido.

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