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La villa di Alberto Sordi si ingrandisce: arriva l’ok dal Comune per la casa-museo

Il Comune di Roma approva i lavori per ampliare la villa di Alberto Sordi a Caracalla, che diventa ufficialmente una-casa museo.
A cura di Beatrice Tominic
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Casa Sordi si allarga: è quanto prevede la delibera approvata nelle scorse settimane dall'Assemblea Capitolina. Secondo quanto previsto dal documento, l'ampliamento della storica villa in cui ha vissuto l'attore romano che si trova in via Druso 45 è di 168 metri quadri: lo spazio verrà aggiunto grazie all'installazione di due strutture in vetro e acciaio. In questa abitazione Albertone ha vissuto per quasi 50 anni, fino al 2003, anno della sua morte: per questo adesso, nonostante sia stata progettata dal famoso ingegnere Clemente Busiri Vici, è ben più nota semplicemente come "Casa di Alberto Sordi".

Le modifiche alla villa

Approvata la delibera 30, in cui vengono esposte le modifiche alla casa, fortemente volute dalla Fondazione Museo Alberto Sordi già dal 2020, il progetto inizia a prendere forma. Come spiega il Corriere della Sera, le mura della villa saranno ampliate grazie ai manufatti di vetro e acciaio, mentre un portico sarà chiuso artificialmente per permettere agli appassionati e ai fan di vedere l’inginocchiatoio utilizzato da Alberto Sordi, la sala delle proiezioni e altri dettagli della casa.

Il documento della delibera

Nel documento, già visionato dal direttore del I municipio Pasquale Pelusi e approvato con la maggioranza, si legge: "Il progetto di cui all’istanza del permesso di costruire è finalizzato esclusivamente alla realizzazione di nuovi spazi espositivi per una migliore rappresentazione della vita e della professionalità dell’attore, per mezzo anche di esposizioni multimediali realizzate con tecnologie avanzate". Nella stessa carta, però, è presente anche un vincolo: "Si evidenzia che le due strutture e l’ampliamento del portico dovranno essere rimosse, una volta terminata la funzione di casa – museo e, quindi, dovrà essere ripristinata, da parte della medesima Fondazione, l’esclusiva destinazione ad abitazione."

Terminata la funzione culturale di casa-museo, dunque, le modifiche dovranno essere eliminata e la casa dovrà tornare alla sua funzione di abitazione. Fino a quel momento, però, così come voluto dalla Fondazione Museo Alberto Sordi, la villa potrà restare una casa museo e, come specificato nel sito stesso della Fondazione, presto potrà diventare anche un archivio, un centro di documentazione e studio per tutto il cinema italiano del Novecento. Nel 2020 è stata proprio la Fondazione ad aprire le porte della villa ai fan e agli appassionati nel centenario della nascita di Alberto Sordi.

La villa storica

Quella che sorge in via Druso 45, all'incrocio con via delle Terme di Caracalla, come anticipato è una villa progettata dal famoso ingegnere Clemente Busiri Vici, proveniente da una famiglia di architetti e creato del progetto del palazzo che ospita l'ambasciata italiana a Londra. L'abitazione è stata edificata negli anni Venti, quando è diventata la residenza del gerarca fascista Dino Grandi. Più tardi, nel 1958, è stata acquistata da Alberto Sordi.

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