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La mamma del neonato morto al Pertini: “Ho chiesto aiuto tre volte, non mi hanno mai ascoltata”

La madre del neonato morto all’ospedale Sandro Pertini di Roma ripercorre i tragici momenti precedenti e successivi al decesso del figlio. “Sono crollata, non ce la facevo più”.
A cura di Natascia Grbic
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"Non capisco come sia potuta succedere una cosa del genere: ho chiesto aiuto per tre notti di seguito al personale del reparto in cui ero stata ricoverata, non mi hanno ascoltato". A parlare è la donna che due settimane fa ha perso il figlio all'ospedale Pertini di Roma. In un'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera ha raccontato quei drammatici momenti seguiti alla notizia della morte di suo figlio, ma anche delle richieste di aiuto che non sarebbero state ascoltate dal personale sanitario. La terza notte, il bimbo è stato trovato morto accanto a lei, addormentata profondamente: l'ipotesi è che la donna, non accorgendosene, lo abbia schiacciato, ma non si esclude nemmeno che si tratti di Sids. Sarà l'autopsia ad accertare le cause della morte. Sul caso è stato aperto un audit clinico, indaga la magistratura.

"Ero ancora molto stanca, piuttosto provata dal parto, dopo 17 ore di travaglio, il 5 gennaio – racconta – Ero entrata in ospedale il giorno precedente, avevamo scelto il Pertini perché ero affezionata a questo posto visto che ci sono nata anche io. Per due notti, quella dopo aver partorito e quella successiva, sono riuscita, a fatica, a tenere il bambino vicino a me. Ero stravolta, ho chiesto aiuto alle infermiere, chiedendo loro se potevano prenderlo almeno per un po’, mi è sempre stato tuttavia risposto che non era possibile portarlo nella nursery. E lo stesso è accaduto la notte di sabato. Anzi, mi sentivo peggio dei giorni precedenti. Ho chiesto ancora di prendere il bimbo, non l’hanno fatto. Due notti ho resistito, l’ultima ero davvero affaticata. ‘Non è possibile', mi è stato risposto ancora una volta".

Il bambino stava bene, era nato con un peso superiore a tre chili. A tre giorni dal parto però, la donna non ce l'ha fatta più, ed è crollata dalla stanchezza. "Mi muovevo con difficoltà. Poi quella notte sono crollata, non ce la facevo proprio. Da quel momento non ricordo più nulla".

Poi l'incubo: l'infermiera che entra in stanza e trova la donna addormentata con accanto il figlio ormai privo di vita. Il personale sanitario ha fatto di tutto per rianimare il bambino, ma purtroppo non è riuscito a salvarlo. "All’improvviso, nel cuore della notte, sono stata svegliata dalle infermiere: il bambino non stava più nel letto con me. Senza dirmi una parola, mi hanno fatto alzare e mi hanno portato in una stanza vicina: lì mi hanno comunicato che il bimbo era morto.Non ricordo che fosse presente una psicologa, e nemmeno che mi abbiano dato una spiegazione più approfondita. Di sicuro non mi hanno detto come era successo. A quel punto non ho capito più niente, mi è crollato tutto addosso. Forse sono anche svenuta".

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