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Insulti omofobi a un bimbo di 12 anni, l’insegnante: “La scuola è intervenuta subito”

“La scuola è intervenuta subito, abbiamo creato una rete di comunità intorno al bambino offeso e ai coetanei, che hanno sbagliato, ma che non vanno colpevolizzati”. Sono le parole di Annalisa, una degli insegnanti di un dodicenne, vittima di insulti omofobi. Sabato il flash mob ai Parchi della Colombo’ zona Infernetto.
A cura di Alessia Rabbai
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Un bambino di dodici anni è rimasto vittima di un episodio di discriminazione omofoba da parte di un gruppo di coetanei all'Infernetto. A riportare la notizia raccontata dalla mamma Tpi, il bimbo era nei Parchi della Colombo in compagnia di alcune amiche e stava festeggiando la fine della scuola. Momenti di gioia e spensieratezza, che sono stati interrotti da una comitiva di dodicenni, i quali gli hanno tirato addosso un uovo con violenza, lascindogli un livido, lo hanno insultato e deriso, perché aveva i capelli lunghi, lo smalto e portava con sé una borsa arcobaleno. "Fr***o di me**a! Sei maschio oppure femmina?" gli hanno chiesto. Il bambino, terrorizzato, ha chiesto aiuto al papà, mentre le compagne di classe lo hanno difeso, sostenendo che non avevano diritto ad offenerlo, ma anche loro sono state aggredite verbalmente con insulti sessiti e si sono sentite chiamare "Tr**e, pu****e". I genitori hanno denunciato l'accaduto ai carabinieri.

La risposta della scuola

"La mamma del bambino vittima di discriminazione ha subito chiamato la scuola, per mettere al corrente il dirigente e noi docenti dell'accaduto – ha spiegato a Fanpage.it Annalisa, un'insegnante – ho parlato con il bambino, era molto spaventato e preoccupato per le sue compagne, i suoi genitori hanno cercato un confronto con i coetanei del figlio che l'hanno offeso, ma loro lo hanno visto come un gioco, uno scherzo, senza considerare la gravità delle loro azioni". Immediata la risposta e la presa di posizione della scuola, il dirigente scolastico ha pubblicato una circolare, per informare studenti, genitori e personale e ha voluto incontrare le famiglie del bambino e delle bambine che lo hanno difeso, per complimentarsi con loro. "Siamo una comunità scolastica e lo siamo non solo in classe, ma anche sul territorio" ha detto la docente.

Sabato il flash mob arcobaleno

La vicenda si è presto diffusa tra la comunità ed è nata una rete di solidarietà, che ha portato all'organizzazione del flash mob ‘Tutti uniti sotto lo stesso arcobaleno' sabato 19 giugno alle ore 18.30 ai Parchi della Colombo. I partecipanti potranno indossare una maglietta, un cappellino, una borsa o una mascherina o altro multicolore. "È un'iniziativa per tutti, sia per il bambino che ha subito discriminazione sia per i coetanei che lo hanno preso in giro, nessuno è escluso – spiega l'insegnante – Un'occasione per ribadire l'importanza di far conoscere e non tacere i fatti come questo quando purtroppo accadono, per sensibilizzare, non per colpevolizzare i bambini che hanno sbagliato, ma per fargli capire quanto è importante non cadare nei pregiudizi".

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