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Fa massacrare a martellate l’ex dal fratello e dal nuovo compagno: prima condanna di 10 mesi

Nel 2017 ha partecipato al raid contro l’ex della sua compagna, insieme al fratello della donna: è arrivata la condanna per Ovidio V. imputato per lesioni aggravata.
A cura di Beatrice Tominic
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Si sarebbe trattato di un vero e proprio raid quello organizzato da Rosanna B. ai danni del suo ex compagno: per farlo, secondo la ricostruzione arrivata dalla Procura di Roma, avrebbe coinvolto sia il fratello Gabriele che il nuovo compagno, Ovidio V. È proprio lui che, circa due settimane fa, è stato condannato dal Tribunale a 10 mesi di reclusione per lesioni: i due fratelli, invece, sono imputati per tentato omicidio in un altro processo.  La donna aveva studiato gli orari dell'ex compagno e poi avrebbe allertato i due complici per picchiarlo violentemente.

L'aggressione ai danni dell'ex compagno

La vicenda è avvenuta ormai quasi cinque anni fa, il 5 agosto del 2017, quando la donna ha chiamato il fratello e il suo nuovo compagno per picchiare l'ex. Come spiega il Messaggero in un articolo pubblicato oggi, era solita monitorare le sue abitudini e non è stato difficile avvertire i due quando, in una sera d'estate, dopo averlo visto in una pizzeria del quartiere Ostiense dove era cliente abituale, è uscito dal locale. Il fratello e il nuovo compagno si sono presentati all'uscita della pizzeria armati di bastone a cui avevano aggiunto un martelletto in plastica dura a doppia punta e con paletti di ferro particolarmente appuntito.

Spaventato, l'uomo è riuscito a fuggire dal locale, trovando riparo in un garage dove è rimasto più di mezz'ora e da dove ha chiamato i carabinieri: in attesa del loro arrivo, però, i due sono riusciti a picchiarlo colpendolo violentemente e reiteratamente al capo e alla testa, come si legge nel capo d'imputazione. Il bastone appuntito (a cui era stato aggiunto un frangi vetro) ha provocato al 41enne diverse lesioni, alcune anche profonde ed un trauma cranico: è salvo soltanto grazie all'intervento dei carabinieri, arrivati sul posto.

L'accusa

Per la procura, l'episodio aveva lo scopo in modo non equivoco di cagionare la morte della vittima: la donna, con cui il 41enne aveva avuto una breve relazione terminata con forti contrasti, ha partecipato attivamente alla vicenda. Secondo l'accusa, avrebbe fornito il concorso morale nel tentato omicidio, agendo con premeditazione e avvalendosi del concorso materiale dei due complici.

Il processo e la condanna

La donna, suo fratello ed il compagno sono finiti a processo, imputati per tentato omicidio premeditato. Il primo ad essere condannato è stato il nuovo compagno della donna, Ovidio V., a cui era contestata anche la calunnia e la detenzione di oggetti atti ad offendere: una volta portato a Regina Coeli, ha provato ad incolpare la vittima di aver attaccato per primo, ferendolo, ma è stato subito smentito da testimonianze, rilievi e tabulati telefonici. Al termine della requisitoria, per lui erano stati chiesti 4 anni di reclusione, ma poi, almeno per il nuovo compagno della donna, l'accusa principale è stata riqualificata da tentato omicidio a lesione aggravata: è stato condannato così a 10 mesi di reclusione con sospensione della pena. Per l'arma utilizzata, invece, è stata disposta la confisca e la distruzione.

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