Ex carabiniere tradisce la sua banda: 13 arresti, rifornivano le piazze di spaccio di Roma
Spaccio in concorso di sostanze stupefacenti, ricettazione, detenzione e porto in luogo pubblico di arma da fuoco sono i reati di cui sono ritenute responsabili tredici persone, che i carabinieri hanno tratto in arresto. I provvedimenti sono scattati all'alba di oggi, martedì 11 maggio, quando i militari del Comando provinciale di Roma insieme ai comandi di competenza territoriale hanno dato esecuzione nelle province di Roma e Brindisi ad un'ordinanza di custodia emessa dal giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica. Uno dei sequestri più ingenti risale al 16 marzo del 2016 con 53 chili di marijuana nascosta in tre congelatori a pozzetto e trasportata dentro ad un furgone Mercedes. Secondo quanto emerso in sede d'indagine la droga arrivava da Malaga in Spagna, attraverso servizi di corriere e nomi di aziende inesistenti. Alcuni indagati sono stati trovati in possesso di armi clandestine, che sono state sequestrate.
Le indagini partite dall'arresto di un ex carabiniere
L'operazione ‘Box' è scattata a seguito degli esiti delle indagini che partono da un sequestro di polizia del 30 aprile 2016. In quel frangente le forze dell'ordine hanno trovato 35 chili di hashish nascosti in un box all'Infernetto utilizzato da un ex carabiniere arrestato lo scorso 24 marzo già espulso dall'Arma, ritenuto inoltre responsabile di gravi comportamenti durante l'orario di servizio. Gli accertamenti successivi hanno consentito di identificare i principali componenti del sodalizio che erano in contatto con trafficanti di origine pugliese e con spagnoli attivi nel narcotraffico. Grazie alle indagini i militari hanno individuato un gruppo di persone che rifornivano di cocaina, hashish e marijuana le piazze di spaccio dei quartieri La Rustica, Ponte di Nona, Acilia e il litorale romano, facendo ricorso alla criminalità organizzata brindisina.
