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Droga dello stupro: diplomatico trovato morto con un collare al collo dopo festino sadomaso

Un diplomatico, funzionario di una ambasciata straniera, è stato ritrovato senza vita nell’ottobre 2018 al termine di un festino a base di droga dello stupro e bondage. Era sul letto, nudo, con un collare stretto al collo. Inizialmente si parlò di una morte da strangolamento, probabilmente per un gioco erotico finito male. Ma il 40enne, trovato cadavere dalla moglie nel suo appartamento romano, è in realtà deceduto a causa della droga dello stupro.
A cura di Enrico Tata
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Nell'imponente indagine sull'importazione di droghe dall'estero spunta anche un morto. Un diplomatico, funzionario di una ambasciata straniera, è stato ritrovato senza vita nell'ottobre 2018 al termine di un festino a base di droga dello stupro e bondage. Era sul letto, nudo, con un collare stretto al collo. Inizialmente si parlò di una morte da strangolamento, probabilmente per un gioco erotico finito male. Ma il 40enne, trovato cadavere dalla moglie nel suo appartamento romano, è in realtà deceduto a causa della droga dello stupro. La moglie raccontò alla polizia di non essere stata a casa nel fine settimana e che il marito aveva una relazione con un altro uomo. Quella sera probabilmente si sono visti, hanno fatto alcuni giochi erotici che prevedevano anche di simulare l'asfissia, ma non è stato quello ad uccidere il funzionario, ma la droga dello stupro, GHB e GBL, importata dall'estero attraverso il dark web, quella parte oscura e criminale del deep web, la rete sommersa.

Gli effetti della droga dello stupro: "Ragazzo corre su e giù per il b&b"

Anche un altro episodio riportato nelle carte dell'inchiesta che ha scoperto questo traffico di nuove droghe dall'estero è particolarmente inquietante. Il 9 dicembre del 2019 è arrivata una telefonata alla centrale operativa del 118 partita da un B&B: "C'è un ragazzo che ha una crisi psicotica sta facendo un casino terrificante, corre su e giù, signora, corre su e giù ed io gli sto appresso anche per questo non riesco a parlare con lei. Ho paura che si butti dalla finestra".

Sotto indagine anche la sorella di Ornella Muti

Sotto indagine è finita anche Claudia Rivelli, la sorella 71enne di Ornella Muti, arrestata per traffico di droga. Ieri è stata interrogata dal gip, ma ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Stando alle ipotesi dei pm, la donna farebbe parte del traffico di droghe sintetiche acquistate sul web. Insieme alla signora Rivelli sono state arrestate altre 39 persone. Nell'abitazione della sorella dell'attrice sono stati trovati circa tre litri di droga dello stupro divisa in flaconi: "Io la uso per pulire l’auto di mio figlio e per lucidare l’argenteri. Per me è una specie di acquaragia. Me l’ha fatto scoprire mia madre, che la utilizzava da vari anni: prima di morire aveva chiesto a mio figlio di ordinarla su internet, ma invece di un flacone ne sono arrivati due. Ha pagato lui, io non sono pratica", la giustificazione della donna.

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