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Covid 19

Diabetica con febbre e dolori muscolari fa il tampone: “Risultati mai arrivati, prigioniera in casa”

Fanpage.it racconta l’esperienza di una donna diabetica, paziente a rischio, che si è sottoposta a tampone dopo aver accusato febbre e dolori muscolari, sintomi del coronavirus, ma i cui risultati non sono mai arrivati. “Sono diciassette giorni che li aspetto, mi attengo all’isolamento fiduciario mi sento prigioniera senza sapere nulla”.
A cura di Alessia Rabbai
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Diciassette giorni in attesa dei risultati del tampone. È successo a una donna di sessant'anni, che si è sottoposta ai test lo scorso 12 ottobre, ma i cui esiti non sono mai arrivati. Come appreso da Fanpage.it la donna, dopo aver riscontrato febbre e dolori muscolari, sintomi del Covid, sospettando di aver contratto la malattia, ha deciso di recarsi al drive in di Guidonia Centro Carni e sottoporsi con la prescrizione del medico a tampone rapido. "Dopo cinque ore di attesa mi hanno fatto il tampone, dicendomi che il responso sarebbe arrivato entro 24 ore, con un Sms sul cellulare". Da lì però nessuna notizia dell'esito.

"Dalla Asl ci dicono che la situazione è complessa"

Nel frattempo è passata una settimana, la donna è stata malissimo con febbre alta senza riuscire ad alzarsi dal letto, ma fortunatamente il marito non ha presentato alcun sintomo. "Sono un soggetto a rischio perché diabetica, quindi sono preoccupata per la situazione – ha spiegato – Dalla Asl Roma 5 non abbiamo ricevuto alcuna risposta, nonostante le telefonate e le decine di email inviate all'indirizzo da loro indicato per il sollecito di referti". Nessuna risposta anche dal numero di emergenza nazionale 1500, che però aiuta la donna a segnalare la cosa. "Dopo otto giorni la Asl mi spiega che ‘se i referti non arrivano entro le 48 ore vuol dire che la persona è negativa, che la situazione è complessa e loro non posso fare nulla'".

"In isolamento fiduciario senza notizie, mi sento prigioniera in casa"

Lunedì 26 ottobre la donna si è sottoposta di sua iniziativa a un test sierologico che ha avuto esito positivo. "Pur evidenziando il sierologico gli anticorpi e non la positività al virus in quel determinato momento, io la settimana precedente ho avuto i sintomi e sono stata veramente male" ha spiegato la donna. A più di due settimane dal primo tampone, la donna sta bene ma avendo un sierologico positivo ha dovuto effettuare un secondo tampone ed è in attesa dei risultati. "Io e la mia famiglia siamo in isolamento preventivo dal 12 ottobre, praticamente prigionieri in casa, senza sapere nulla".

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