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Madonna di Trevignano, news su Gisella Cardia

Da Sant’Andrea delle Fratte al Divino Amore: apparizioni e miracoli della Madonna a Roma

A Roma ci sono dei luoghi in cui secondo la tradizione la Madonna sarebbe apparsa o avrebbe fatto miracoli. Tra questi la Chiesa cattolica riconosce ufficialmente autentico la Madonna del Miracolo a Sant’Andrea delle Fratte. Ecco quali sono gli altri.
A cura di Alessia Rabbai
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La basilica di Sant'Andrea delle Fratte e la torre a Castel di Leva
La basilica di Sant'Andrea delle Fratte e la torre a Castel di Leva
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Il caso di Gisella Cardia, delle statuette che "lacrimano sangue" e dei raduni di preghiera ogni 3 del mese nel terreno di via Campo delle Rose sulla collina con vista panoramica sul Lago di Bracciano a Trevignano Romano hanno attirato l'attenzione dei media sul tema delle presunte apparizioni mariane. La veggente siciliana sostiene di vedere la Madonna, che le affida dei messaggi per i fedeli. Sono tuttavia molto poche quelle che la Chiesa cattolica ha riconosciuto come apparizioni autentiche nella storia. Alcuni tra "mariofanie" e "miracoli" sarebbero avvenuti anche a Roma, ecco dove: dalla basilica di Sant'Andrea delle Fratte al Divino Amore.

Madonna del Miracolo nella basilica di Sant'Andrea delle Fratte

Madonna del Miracolo
Madonna del Miracolo

Tra piazza di Spagna e Fontana di Trevi c'è la basilica di Sant'Andrea delle Fratte. Costruita intorno all’anno Mille, è intitolata a Sant’Andrea "infra hortos in Pincis" – espressione tradotta in "degli arbusti” o “delle Fratte”. Conosciuta anche come Santuario della Madonna del Miracolo, è affidata ai Frati dell’Ordine dei Minimi fondato da San Francesco di Paola. È anche considerata la Lourdes Romana, poiché le tre apparizioni – Rue du Bac, Roma e Lourdes – sono legate al dogma dell’Immacolata Concezione di Maria.

Secondo la Chiesa cattolica la Madonna è apparsa all’ebreo alsaziano Alfonso Ratisbonne il 20 gennaio 1842. Fortemente ostile alla religione cattolica, indossava per scherno la Medaglia miracolosa che gli era stata donata con fede da alcuni amici. Entrato in chiesa, ha visto una donna nella cappella, che gli ha fatto segno di inginocchiarsi. Si è immediatamente convertito, chiedendo di potersi confessare e battezzare. Un processo canonico ne ha poi accertato l'autenticità.

Madonna del Pozzo nella chiesa di Santa Maria in Via

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Alle spalle della Galleria Alberto Sordi c'è la chiesa di Santa Maria in Via. Al suo interno c'è la cappella di Santa Maria del Pozzo, dove sgorga "acqua miracolosa". Originariamente c'erano una stalla per cavalli, che faceva parte della tenuta del cardinale Pietro Capocci e un pozzo, grazie al quale si abbeveravano. Il miracolo è avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 settembre del 1256: secondo la leggenda un servo ha fatto cadere nel pozzo un'immagine della Madonna dipinta su un mattone di terracotta. L'acqua l'ha riportata in superficie, allagando la stanza. Il processo canonico ha riconosciuto il miracolo e Papa Alessandro IV l'ha posta nella cappella per la venerazione. La fonte con l'acqua "miracolosa" di Roma è meta ogni anno a distanza di secoli di migliaia di fedeli.

La Vergine della Rivelazione alle Tre Fontane

Vergine della Rivelazione
Vergine della Rivelazione

La devozione alla Vergine della Rivelazione alle Tre Fontane è stata incoraggiata da due Papi, Pio XII e San Giovanni Paolo II. La presunta apparizione risale al 12 aprile 1947 quando alla stazione Ostiense Bruno Cornacchiola, tranviere romano di trentaquattro anni, insieme ai suoi tre figli, Isola di 10 anni, Carlo di 7 anni e Gianfranco di 4 anni, perso il treno per il Lido Ostia, si è diretto sulla via Laurentina alle Tre Fontane, luogo noto per il martirio di San Paolo e per la cioccolata dei Trappisti.

Il giorno seguente avrebbe dovuto pronunciare un discorso a tema: "Maria non è sempre Vergine e Immacolata". Voleva infatti diventare pastore avventista, durante la guerra civile in Spagna un militare tedesco luterano lo ha convinto ad abbracciare il protestantesimo. A Toledo ha comprato un pugnale per uccidere il Papa. Un giorno gli è apparsa la Madonna, che hanno visto anche i suoi figli e che gli avrebbe consegnato un messaggio per il Papa. Questo evento ha segnato la sua conversione.

Santuario della Madonna del Divino Amore

La torre del miracolo
La torre del miracolo

Il Santuario della Madonna del Divino Amore è in zona Castel di Leva tra l'Ardeatina e l'Appia Antica. L'origine e la devozione non è in realtà legata ad un'apparizione mariana, ma ad un'antica immagine di Maria e Gesù Bambino, con la colomba simbolo dello Spirito Santo, posta su una delle torri di cinta del castello dei Leoni. Tutt'intorno la campagna romana era desolata e inospitale, brullo e imperversava la malaria. Ai piedi dell'immagine della Madonna i pastori con le greggi recitavano il rosario. Alla primavera 1740 risalirebbe il primo miracolo, quando un viandante diretto a San Pietro di cui non si conosce il nome si è perso ed è stato attaccato da un branco di cani. Alzando gli occhi vero il dipinto della Madonna le ha chiesto la grazia. Improvvisamente secondo la leggenda i cani se ne sono andati e lo hanno raggiunto da pastori ad indicargli la strada per Roma.

La storia del miracolo si è diffusa in città e l'immagine della Madonna in breve tempo è diventato meta di pellegrinaggio. Il cardinale vicario scalzo Giovanni Antonio Guadagni ha deciso di trovarle una sistemazione ed è stata rimossa dalla torre. Prima nella chiesetta di Santa Maria ad Magnos di Falcognana, L'icona è stata poi oggetto di contesa tra San Giovanni in Laterano e il Conservatorio di Santa Caterina della Rota ai Funari, che ha richiesto l'intervento della Sacra Rota. In poco meno di un anno è stata costruita una chiesa, che oggi ospita la l'icona della Madonna il 31 maggio del 1750 intitolata al Divino Amore.

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