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Casi di Coronavirus al Santuario del Divino amore di Roma: rinviato l’ingresso del nuovo cardinale

Alcuni casi di positività al Coronavirus si sono verificati all’interno del santuario della Madonna del divino amore a Castel di Leva, vicino Roma. I contagi hanno spinto il parroco del santuario, Enrico Feroci, recentemente nominato cardinale da Papa Francesco, a rinviare a data da destinarsi l’atto della “Presa di possesso”, momento in cui un cardinale incontra i fedeli della chiesa a lui affidata dal Pontefice.
A cura di Redazione Roma
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È stata rinviata la "presa di possesso" del Santuario del divino amore da parte del cardinale Enrico Feroci, recentemente nominato da Papa Francesco. L'atto con cui tradizionalmente un cardinale incontra i fedeli della chiesa a lui affidata dal Pontefice, è stato rinviato a data da destinarsi a causa di alcuni casi di Coronavirus che si sono verificati all'interno del santuario.

A comunicare il rinvio del momento celebrativo è stato lo stesso cardinale, l'80enne Feroci, per cui quello che era in programma il 4 gennaio era un rito davvero particolare. Feroci era infatti già parroco del santuario che si trova a Castel di Leva, alla periferia della Capitale, e che è particolarmente amato dai fedeli romani, alcuni dei quali durante l'estate non rinunciano al pellegrinaggio notturno a piedi che parte proprio dalla Città eterna.

Feroci è stato nominato cardinale lo scorso 28 novembre

Feroci è stato nominato cardinale da Papa Francesco lo scorso 28 novembre: il Pontefice, dopo il tradizionale rito dell'imposizione della berretta, della consegna dell'anello cardinalizio e dell'assegnazione della Diaconia, aveva detto al neo cardinale: "È la tua parrocchia! Il Papa ha fatto cardinale un parroco". E in un'intervista al sito Vatican News Feroci aveva reputato la decisione del Papa importante non solo per lui, ma per "tutti i preti di Roma": "Papa Francesco ha voluto ringraziare le mani di tanti sacerdoti". Adesso però l'emergenza Covid-19 costringerà il neo cardinale a rinviare l'importante momento di preghiera e condivisione: "Una misura di precauzione dovuta al fatto che sono stati riscontrati alcuni casi di positività al Covid-19 nelle comunità femminile e maschile del Santuario", ha precisato il porporato, aggiungendo che "la condizione di isolamento fiduciario impedirebbe pertanto alle comunità di partecipare a questo momento celebrativo".

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