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Carabiniere spara all’ex e uccide un uomo: voleva vendicarsi della donna che l’aveva lasciato

Giovanni Molinaro ha aperto il fuoco per vendetta contro l’ex compagna, che sembra avesse una nuova relazione. La donna è gravissima, il direttore d’albergo è morto sul colpo.
A cura di Natascia Grbic
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Sono sette i colpi di pistola che ieri sono stati sparati dal brigadiere Giuseppe Molinaro per uccidere il direttore d'albergo Giovanni Fidaleo e ferire M.M., vigilantes in servizio presso la struttura. Quattro proiettili hanno colpito mortalmente il 55enne all'addome, al torace, e alla mascella destra, uccidendolo sul colpo. Tre proiettili li ha invece indirizzati verso la donna, ferendola all'addome e al seno.

Secondo le prime informazioni, Molinaro avrebbe cercato di uccidere la donna, con la quale aveva avuto una relazione, dopo che lei aveva deciso di lasciarlo. Convinto che avesse una relazione con Fidaleo, ha sparato anche a lui. Poi, pensando di averli uccisi entrambi, è fuggito, andandosi a rifugiare da un amico a Teano. Quest'ultimo ha chiamato i carabinieri non appena Molinaro ha raccontato ciò che era accaduto.

L'albergo dove è avvenuta la tragedia è stato sequestrato per consentire ai reparti specialistici del Ris di procedere con gli esami. Sequestrati anche i bossoli sparati dal militare, l'auto con cui è arrivato a Suio Terme, tre telefoni (di cui uno appartenente a una persona informata sui fatti), una spranga di alluminio, e un video delle telecamere di videosorveglianza dell'albergo, che però non sono funzionanti. Al carabiniere sono state sequestrate altre armi, trovate all'interno della sua abitazione.

Giuseppe Molinaro è stato arrestato, nell'interrogatorio ha ammesso tutto. Le accuse per lui sono di omicidio e tentato omicidio. Secondo quanto raccontato dal carabiniere, che ha sparato con la pistola d'ordinanza, era andato a Suio Terme per un ‘chiarimento' con Fidaleo, che aveva una relazione con la sua ex. A quell'appuntamento però ha estratto l'arma e l'ha ucciso, ferendo gravemente anche la 31enne. Al momento non sembra sia stata contestata la premeditazione: non ci sarebbero prove che Molinaro si era recato all'incontro con il proposito di uccidere.

Le condizioni di Miriam M. ricoverata all'ospedale Gemelli di Roma, sono stabili ma gravissime. Sottoposta a un delicato intervento chirurgico, è ancora in prognosi riservata. La salma del direttore dell'albergo è stata trasferita presso l'obitorio dell'ospedale di Cassino, dove sarà sottoposta ad autopsia. Molinaro, invece, è ora recluso nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere.

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