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Camilla Fabri, l’ex modella latitante rischia il processo: “Reclutava parenti per truffe milionarie”

Reclutava amici e parenti, distribuiva compiti e stipendi, organizzava viaggi: questo il ruolo di Camilla Fabri, ex modella ancora latitante che ora rischia il processo insieme ad altri 12 indagati.
A cura di Beatrice Tominic
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Camilla Fabri, la commessa 28enne e aspirante soubrette, rischia di finire a processo per l'indagine sul maxiriciclaggio internazionale insieme al marito Alex Naim Saab Moran, amico del presidente venezuelano Maduro e agli altri dodici indagati a cui è stato notificato l'avviso di conclusione degli accertamenti, come spiega oggi in un articolo il Corriere della Sera. Si tratterebbe della rete familiare coinvolta dalla coppia: fratelli, sorelle, genitori, zie e prozie, ma anche un avvocato, E. N.. Sarebbe stato proprio quest'ultimo a facilitare una delle operazioni chiave dell'indagine, cioè l'acquisto e la ristrutturazione di un appartamento da 5 milioni di euro in via Condotti.

Nelle indagini emerge la presenza anche di un altro immobile, stavolta situato in via Luciano di Parioli, per cui Camilla Fabri ha versato in anticipo 5800 euro di affitto pagati con 50mila euro di deposito cauzionale.

Le indagini della Finanza

Sono stati i militari del Nucleo valutario della Guardia di Finanza ad indagare sul caso. A seguito degli accertamenti il pm Francesco Cascini ha disposto il sequestro, in periodi diversi, di poco meno di 7 milioni di euro e, di certificati di deposito per oltre 120 chili d'oro conservati all'interno di una banca in Svizzera.

Il ruolo di Camilla Fabri

Una volta ordinato l'arresto per suo marito, Camilla Fabri inizia una campagna per la sua liberazione: anche il suo ruolo, però, è fondamentale per i loro traffici illeciti. È proprio la modella ad avere un "ruolo centrale nel reclutare amici e parenti, nel distribuire compiti e stipendi e nell'organizzare viaggi". Il gip ha ordinato l'arresto di Camilla Fabri, difesa dall'ex ministra Paola Severino. La ragazza, però, è ancora latitante: la stessa disposizione avrebbe interessato anche il marito della sorella, L.A., avvistato l'ultima volta a Dubai.

Le zie ai domiciliari

Le società coinvolte sono circa una trentina, fra cui cinque appartenenti a P.F., sorella della mamma di Camilla Fabri e sei ad un'altra zia: in entrambi i casi, tutte le compagnie possono essere ricondotte dal capitale di Saab Moran che, oggi, è detenuto negli Stati Uniti d'America per corruzione sugli appalti sugli aiuti alimentari in Venezuela.

Per le zie di Camilla Fabri, di 45 e 47 anni, sono stati disposti gli arresti domiciliari, che sono divenute manager di società internazionali attive tra Dubai, Singapore, Parigi, Caracas e Istanbul senza alcuna esperienza, ma solo un paio di indicazione da parte della nipote su come "aprire conti e mettere due firme" e il comportamento da adottare in pubblico. La nipote, Camilla Fabri, aveva detto alle zie di vestirsi eleganti, con "almeno quattro completi a testa di Louis Vuitton e  Dior", come voleva suo marito e di fare finta di non conoscersi perché si trattava di "una cosa seria".

I parenti coinvolti

Coinvolti anche i genitori delle zie: sui loro conti correnti, le figlie avrebbero effettuato 22 versamenti in contanti per quasi 30mila euro, probabilmente per nasconderne la provenienza.

Non risulta esterna ai fatti neanche, S.R., la mamma di Camilla Fabri che le scriveva messaggi in chat per organizzarsi: "Pimpi, alle 11 al Colosseo – E. (l'avvocato ndr) dovrebbe parlare con Alex per capire come fare il pagamento." Prima che la figlia ribattesse: "No mami, lui il pagamento lo deve vedere con i suoi avvocati." E quando la donna manifestava le sue preoccupazioni riguardo agli affari della figlia, era proprio quest'ultima a rassicurarla: "Stai tranquilla, mami, la situazione si risolve vivendo a Dubai."

Per concludere, anche nella casa del fratello di Alex Moran, L.A., sono stati rinvenuti elementi utili per le indagini: si tratta di 13 fatture di società non italiane e di comunicazioni sui movimenti di grandi somme di denaro versate su conti all'estero.

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