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Buttafuori di una discoteca sequestra una minore e la violenta per tre giorni: condannato a 16 anni

Il 22enne, buttafuori di una nota discoteca romana, ha sequestrato il cellulare della ragazza per impedirle di chiedere aiuto e poi l’ha violentata per tre giorni.
A cura di Natascia Grbic
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Ha violentato una ragazza di diciassette anni per tre giorni, dicendole che se si fosse ribellata avrebbe fatto del male alla sua famiglia e ai suoi amici. D. N, buttafuori 22enne di una famosa discoteca romana, è stato condannato a sedici anni di reclusione per violenza sessuale, sequestro di persona, rapina e lesioni. Il giudice ha inasprito la pena chiesta dalla procura, che in prima battuta aveva chiesto tredici anni di carcere.

I fatti risalgono al 15 dicembre 2019. La 17enne aveva conosciuto il giovane in chat, ci aveva parlato, dopodiché avevano concordato di vedersi. Il luogo scelto era proprio la discoteca dove lavorava il 22enne: la giovane pensava che incontrando il ragazzo in un luogo pubblico e di pomeriggio, sarebbe stata al sicuro. Così però, non è stato.

La prima cosa che il ragazzo ha fatto, non appena ha incontrato la 17enne, è stato prenderle il cellulare e sequestrarglielo, in modo da impedirle di contattare la famiglia e gli amici. Poi l'ha costretta a seguirlo a Nepi, dove l'ha violentata una prima volta. Per non farla fuggire, le ha mostrato delle foto in cui si vedevano i suoi amici nel locale, dicendo che avrebbe fatto loro del male. Il 22enne ha millantato legami tra la sua famiglia e la criminalità organizzato, minacciando anche la famiglia della ragazza, la sorella e i genitori.

L'incubo non è finito la prima notte ma è continuato per altri due giorni. D. N. ha costretto la ragazza a seguirlo Pomezia, poi a Roma, dove ha affittato una stanza in un bed and breakfast. Anche qui viene violentata e picchiata, il ragazzo le ha spento anche delle sigarette addosso. Al terzo giorno, la 17enne è riuscita a scappare e tornare dalla sua famiglia, dopodiché si è rivolta alle forze dell'ordine per formalizzare la denuncia. D. N. è stato arrestato nel 2020: adesso, la condanna a sedici anni di carcere.

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