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Bus scoperto, la telefonata della Figc per la sfilata vietata: “Preparate il pullman”

Una fonte interna a Big Bus Tour ha spiegato che la Figc ha telefonato alla società chiedendo all’ultimo momento che preparasse il pullman scoperto per la sfilata della nazionale azzurra, che la Polizia ne era al corrente perché i giocatori non sono stati fermati ma scortati per le strade del centro storico, con un percorso ben preciso.
A cura di Alessia Rabbai
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"Preparate il pullman" queste sarebbero state le parole della Figc in una telefontata con la società Big Bus Tours per la richiesta dell'autobus scoperto per la sfilata non autorizzata dei giocatori dell nazionale azzurra tra le strade del centro storico di Roma. Una richiesta che, come raccontato da una fonte interna a Il Corriere della Sera, sarebbe giunta alla società all'ultimo momento, una sorpresa per festeggiare la vittoria dell'Italia contro l'Inghileterra agli Euro 2020 di Wembley. Una prima chiamata dunque, nella quale la richiesta era quella di muoversi dal deposito verso il centro della città, mentre la seconda indicava di dirigersi verso Palazzo Chigi, quando i calciatori erano già al Quirinale. Ad occuparsi dell’organizzazione è stata la Federcalcio e l'autobus è stato preparato lunedì mattina in poche ore.

"La Polizia sapeva del bus scoperto"

Altra questione da porsi è se la Questura fosse a conoscenza del passaggio del bus scoperto, avendolo visto arrivare, la Polizia infatti non lo ha bloccato, ma lo ha scortato nel suo tragitto da via Nazionale, passando per il Traforo e per via del Tritone. "Eravamo un pochino preoccupati per la folla – spiega ancora la fonte interna alla società Big Bus Tours – la polizia però sapeva esattamente cosa dovevamo fare. Ci hanno comunicato quali strade avremmo attraversato e questo ci ha tranquillizzato, tanto è vero che non ci sono stati problemi di ordine pubblico". Il prefetto di Roma Metteo Piantedosi in un'intervista rilasciata a Fiorenza Sarzanini ha dichiarato che la festa sul bus scoperto non era stata autorizzata per l'emergenza sanitaria e proprio per evitare gli assembramenti potenzialmente pericolosi per la trasmissione del coronavirus che di fatto si sono verificati, con centinaia di tifosi. “Avevamo negato il permesso per il bus – ha spiegato Piantedosi – ma i patti non sono stati rispettati. Si doveva festeggiare, ma con modalità diverse. La Figc chiedeva di consentire agli atleti della Nazionale di fare un giro per Roma su un autobus scoperto, ma è stato spiegato chiaramente che non era possibile”.

La difesa della Figc: "Festa voluta dalle istituzioni"

La Figc ha replicato alle accuse che le sono state rivolte di non aver rispettato gli accordi, attraverso le parole del presidente, Gabriele Gravina, che ha chiarito: "La Federazione è sempre stata responsabile e rispettose nei confronti delle istituzioni e degli italiani – si legge nel comunicato diramato dalla FIGC – La scelta di adoperare un pullman scoperto per un breve tragitto è stata condivisa dalle istituzioni". E aggiunge: "Abbiamo sempre avanzato proposte nel rispetto di tutte le prescrizioni del momento per una cerimonia in tutta sicurezza – aggiunge – Ma ci è sempre stata negata l'autorizzazione".

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