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Bimba con inciso sulla pelle “vergogna”, i genitori: “Abbiamo paura possa ancora farle del male”

Non si sa ancora chi abbia inciso sulla pelle della bimba cinese la parola “xiu”. I genitori sono sempre più preoccupati: “Potrebbero averla presa di mira”.
A cura di Beatrice Tominic
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"Vogliamo giustizia per la nostra bambina", ha dichiarato la mamma della bimba di 3 anni che, nello scorso 25 novembre, è stata ferita con un'incisione sul corpo. Sulla pelle della bimba, che proviene da una famiglia cinese, qualcuno ha inciso, probabilmente con uno spillo, "xiu" termine che in cinese significa "vergogna": il segno è rimasto impresso sul corpo della piccola per oltre un mese.

"Abbiamo paura, talvolta anche a uscire di casa. Chi ha marchiato nostra figlia potrebbe essere ovunque", ha dichiarato a il Corriere della Sera la mamma della piccola. Il papà, invece, aggiunge: "È successo nella scuola comunale che nostra figlia ha frequentato fino alla fine dello scorso anno. Dopo l'abbiamo trasferita in un istituto femminile: ha paura degli uomini, dei maestri".

La scoperta della ferita

La scuola in cui si sarebbero svolti i fatti, secondo quanto raccontato dalla piccola in uno dei bagni, è quella frequentata prima del trasferimento e si trova a Garbatella. La scoperta della ferita è avvenuta nella giornata del 26 novembre, il giorno dopo l'incisione. La bimba ha chiamato la mamma lamentandosi del bruciore su una natica: è proprio lì che la mamma scopre l'incisione sulla pelle. "Per giorni si è chiusa in se stessa. Si vergognava, pensando che fosse stata colpa sua. Le ho insegnato che una donna deve curare se stessa e lei credeva di non essere stata una brava bambina. L'abbiamo rassicurata e, con molta fatica, si è aperta, ma è stato terribile ascoltarla", ha aggiunto la mamma, arrivata in Italia nel 2018, prima di farsi raccontare cosa è accaduto.

La donna si è trasferita nel nostro Paese dalla Cina quando è nata la piccola: il papà della bimba, invece, già si trovava a Roma, dove da tempo era dipendente in un'azienda di ristorazione. Poco dopo è nato anche il fratellino della bimba.

La preoccupazione dei genitori

Dopo il racconto della piccina, i genitori sono caduti nella paura per la bimba: "Da quel momento abbiamo perso la tranquillità, ho paura per lei. Questo mostro potrebbe averla presa di mira. E ho paura anche per me. Sono la mamma. Per settimane ho tenuto lo sguardo basso andando a fare la spesa per il timore che questo mostro si accanisca su di noi".

Le prime indagini

Dopo la denuncia presentata dall'avvocato Carmelo Pirrone alla Procura, è stato indagato un maestro di origine romene con l'accusa di di lesioni dolose aggravate dall'odio razziale, difeso a sua volta dal legale Roberto Staro. La pm Gabriella Fazi, però, è pronta a chiedere l'archiviazione: il maestro risulta assente nel giorno in cui è stata realizzata l'incisione e, inoltre, la piccola non lo ha riconosciuto nell'incidente probatorio.

"Nessuno vuole un colpevole a caso, ma le indagini non devono interrompersi", ha concluso il legale della famiglia della piccola che, nel frattempo, avrebbe parlato di un secondo episodio, avvenuto qualche giorno prima. Con lei ci sarebbe stata anche un'altra compagna, stavolta italiana e ad entrambe l'aggressore avrebbe abbassato le gonnelline.

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