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Assunto come bagnino nella piscina di condominio, no degli inquilini: “È uno Spada, non lo vogliamo”

È stato assunto nella piscina di condominio per le ultime settimane della stagione, ma gli inquilini si oppongono: è cugino del boss Roberto Spada.
A cura di Beatrice Tominic
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È stato assunto fino al termine della stagione estiva come bagnino nella piscina di un condominio di via Bazzini, ad Ostia, per una sostituzione dell'ultimo minuto, ma si è trovato in mezzo alle polemiche: la colpa è del cognome che porta. Il giovane bagnino, come riporta il Messaggero, è uno dei cugini di Roberto Spada, uno dei boss del clan che dagli anni Ottanta gestisce le attività criminali del litorale romano. Dall'amministratore sono immediatamente arrivate le rassicurazioni: ha subito spiegato che la scelta è ricaduta sul giovane a fronte di una procedura regolare, ma la questione appare tutt'altro che chiusa.

La vicenda

Le prime voci hanno iniziato a circolare già nei primi giorni e in breve tempo l'amministratore, che ha ottenuto la nomina soltanto nello scorso maggio, è stato ricoperto di lamentele. I condomini avevano già avuto modo di accertare l'identità del bagnino, omonimo del boss, sui social e, una volta riconosciuto, hanno iniziato ad inviare le prime segnalazioni. "Non ho pregiudizi, è giusto che un ragazzo lavori, ma la preoccupazione c'è perché la famiglia da cui proviene è nota a tutti – dice uno degli inquilini preoccupati – Sta soltanto facendo il suo lavoro, eppure è difficile non pensare alla sua famiglia: io, così come tante altre persone nello stabile, non mi sento tranquillo. Non vado più in piscina volentieri, anzi se posso evito. Però è uno spazio che utilizziamo tutti, ci sono anche tanti bambini e adesso nessuno è più a proprio agio". Nello stabile, adesso c'è grande imbarazzo: "Non vogliamo sembrare scortesi. Tuttavia non possiamo far finta di nulla".

La reazione dell'amministratore

Una volta arrivate le lamentele, l'amministratore ammette di essersi trovato in difficoltà: "L'altro bagnino se ne è andato nel mezzo della stagione: ho chiesto alle mie conoscenze e mi hanno suggerito lui, che aveva già lavorato come bagnino in uno stabilimento di Ostia. Non ci ho visto nulla di male, fino all'arrivo delle prime proteste – ha spiegato – Ma ormai la stagione è finita e resterà lì anche perché a suo carico non c’è nulla". Spaccio di stupefacenti, usura e gioco d'azzardo, invece, sono le attività criminali svolte da parte dei suoi parenti, del clan Spada che, insieme alle famiglie Triassi e Fasciani hanno gestito il litorale romano per decenni. Lo scorso gennaio il clan Spada è stato confermata un'associazione di stampo mafioso nel maxi processo.

Il cugino Roberto, omonimo del bagnino, è stato per settimane volto delle cronache per avere aggredito nel 2017 il giornalista Daniele Piervincenzi davanti alla palestra che gestiva: proprio qualche giorno prima che prendesse servizio nella piscina del condominio, la Cassazione ha condannato il boss in via definitiva a sei anni.

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