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Anziano morto in casa alla Balduina: aveva le utenze staccate, forse viveva al freddo

Sono in corso le indagini sulla morte di Antonio Porta, il 77enne trovato morto in casa. Pare che avesse le utenze staccate, perché era moroso e che vivesse al freddo.
A cura di Alessia Rabbai
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Non si esclude che fosse malato e che il decesso sia sopraggiunto a causa di complicanze provocate dal freddo Antonio Porta, il settantatreenne trovato morto in casa nel pomeriggio dello scorso venerdì 20 gennaio, in zona Balduina a Roma. Le indagini sulla scomparsa dell'anziano vanno avanti, l'ipotesi emersa in queste ore è che Porta vivesse in uno stato di abbandono e trascuratezza e che avesse le utenze di corrente e gas staccate, perché non pagava le bollette. Avrebbe dunque vissuto al freddo, senza riscaldamento. Uno stato di salute il suo già compromesso dalla malattia, al quale non avrebbero dunque giovato le condizioni nelle quali si trovava a vivere. A complicare il quadro le basse temperature, che preoccupano non solo per chi non può accendere i riscaldamenti perché non ha soldi per pagarli, ma ancora di più per chi vive in strada e rischia di morire. Se ciò trovasse conferma si tratterebbe di una delle storie romane che raccontano il dramma della solitudine delle persone anziane e sole, che spesso vengono dimenticate, in difficoltà, che muioiono senza chiedere o trovare aiuto.

A dare l'allarme sono stati i responsabili del Residence Balduina, dove Porta viveva da tempo. Si erano insospettiti perché non lo vedevano passare da un po'. Quando i soccorritori del 118 e gli agenti della Polizia di Stato sono entrati all'interno dell'appartamento, lo hanno trovato morto. Il cadavere era in avanzato stato di decomposizione. Ciò fa pensare che il decesso sia sopraggiunto settimane prima. Sulla salma dai primi esami esterni non sarebbero emersi segni di violenza, che possano far pensare che sia rimasto vittima ad esempio di una rapina in casa. La salma è stata trasferita all'Istituto di medicina legale del Policlinico Agostino Gemelli, dove si trova a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, per l'autopsia, che chiarirà in maniera definitiva le cause del decesso.

A commentare la drammatica vicenda anche il segretario della Cgil di Roma e del Lazio Natale di Cola: "Una vicenda che non ci parla solo del dramma della solitudine ma anche dell'assenza di una gestione delle morosità che guardi al sostegno e al benessere delle persone. Gli operatori economici, come chiediamo con le nostre proposte contro il caro vita, prima di procedere con i distacchi devono comunicarlo ai Comuni, affinché possano intervenire e trovare una soluzione per le persone in difficoltà".

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