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Amatrice, si apre la seconda fase di ricostruzione: “Sarà l’anno della rinascita”

Sono stati presentati i dati delle zone nel reatino colpite dal terremoto del 2016: “Dopo la ricostruzione, i comuni del sisma saranno molto meglio di prima”.
A cura di Beatrice Tominic
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Continuano gli interventi di ricostruzione nelle zone in provincia di Rieti colpite dal terremoto del 2016, a partire da Amatrice, Accumuli  le frazioni limitrofe. Sono 346 le opere pubbliche, fra cui progettazioni, lavori conclusi o in corso, finanziati con 350 milioni di euro che aiuteranno a far tornare la normalità nelle zone interessate.

Si apre una nuova fase di ripresa

Nel corso della mattinata di oggi, sono stati presentati i dati sullo stato di attuazione delle misure per la ricostruzione dell'area cratere. All'incontro, che si è tenuto nell'Auditorium della Laga di Amatrice, hanno partecipato il commissario governativo alla Ricostruzione, Giovanni Legnini e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in qualità di subcommissario: insieme hanno dato il via alla seconda fase, quella della ricostruzione.

"Da oggi diventa una certezza ricostruire Amatrice come e meglio di prima – ha dichiarato  Zingaretti nel corso dell'evento – Dal 2016 abbiamo vissuto una fase molto segnata da tanti tipi di cantieri, quelli delle tendopoli, dei villaggi delle casette provvisorie, delle stalle, degli spazi commerciali e delle macerie. Quello di oggi è un cantiere di futuro e non di resistenza. È finita la stagione dei cantieri legati all'emergenza, si ricostruisce Amatrice".

Il futuro di Amatrice

Amatrice e i comuni vicini, è stato spiegato più volte nel corso della presentazione, alla fine del processo di ricostruzioni diventeranno città moderne: "Il flusso di investimenti pubblici e privati sul territorio è impressionante in termini di valore aggiunto: presto pubblicheremo anche uno studio a riguardo", ha continuato il governatore del Lazio. "Amatrice e i comuni del sisma saranno molto meglio di prima, ce lo dice il progetto dell'alberghiero ad esempio, il nuovo ospedale di Amatrice che sarà uno di quelli montani più belli d'Europa, i luoghi recuperati e il fatto che diventerà Smart city. Amatrice sarà potenzialmente una delle città italiane più del futuro con la rete di sottoservizi di altissima competitività tecnologica".

Il blocco della ricostruzione in alcune zone

Alcuni dei cittadini e delle cittadine, però, hanno lamentato che in alcune zone la ricostruzione non è ancora partita: si tratta, come ricorda Zingaretti, delle zone poste ancora sotto sequestro. "Certamente dentro questo treno che è ripartito bisogna vedere le sacche dove intervenire. Ma soprattutto bisogna iniziare a costruire come Amatrice tornerà a vivere insieme al turismo. Mettere sul territorio funzioni pregiate che portino qui l'eccellenza italiana ed europea: ora non c'è più motivo per la sfiducia, bisogna presentare i progetti – ha continuato il governatore del Lazio – Ora bisogna aprire il cantiere dell'ecosistema economico che aumenti i motivi per venire a vivere qui, studiare e godere di questa bellezza. È una sfida possibilissima".

E arriva la conferma anche dal commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini: "Siamo alla vigilia di un cambio di fase. Passiamo alla fase matura in cui bisogna progettare e cantierare. Sei anni non sono passati invano, certo sono stati accumulati dei ritardi anche per ragioni oggettive e situazioni imprevedibili come il Covid, il lockdown, il superbonus che ha distratto l'attenzione e le energie delle imprese, poi la guerra e l'esplosione dei prezzi. È stata una corsa continua al superamento di difficoltà enormi". E ammette i ritardi, che si notano soprattutto nelle frazioni vicino ad Amatrice, non ancora raggiunte dalla ricostruzione.

Adesso è richiesto il contributo dei cittadini e delle cittadine: "Entro il 15 ottobre tutti quelli che vivono nelle case provvisorie o che recepiscono un contributo di autonoma sistemazione devono presentare il progetto, a meno di un impedimento oggettivo, perché la povera gente ci rimette ad attendere. Dopo arriverà la programmazione del resto – continua il commissario – Siamo nel pieno dell'attuazione del fondo complementare al Pnrr e quindi settembre-ottobre è il tempo in cui se ci sono idee di sviluppo si può accedere a risorse molto importanti. Questo è il momento".

I fondi necessari per la ricostruzioni  delle opere pubbliche sono molti: "Si tratta di uno sforzo ingente ci tutti devono partecipare perché la ricostruzione è un'attività polifonica. Vareremo un nuovo programma di rigenerazione urbana da sisma che affronterà questi temi'. Nel frattempo, però, la ricostruzione privata, secondo l'ingegnere Paolo Palmieri, direttore della Ricostruzione privata dell'Ufficio Speciale Ricostruzione sta spiccando il volo. 

Il paesaggio nel 2023

Il prossimo anno quello che caratterizzerà questa zona del reatino sarà un paesaggio diverso da quello attuale. Se l'ex vescovo di Rieti ha approfittato dell'occasione per ricordare di studiare una nuova rete di infrastrutture su tutto l'altopiano amatriciano, dall'altra molti progetti stanno già prendendo vita. Sono numerosi gli interventi di ricostruzione attesi ad Accumuli e Amatrice, diversi dei quali già iniziati. "Sarà l'anno della rinascita di Amatrice", ha dichiarato lo stesso sindaco Giorgio Cortellesi.

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