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Aggrediscono una turista 50enne in metropolitana: incastrati da un selfie di gruppo

Hanno derubato e aggredito una turista americana adesso ricoverata all’Umberto I, ma sono stati identificati grazie ad un selfie scattato dopo il furto.
A cura di Beatrice Tominic
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Hanno aggredito una turista americana di circa cinquanta anni all'interno di uno dei vagoni della linea A della metropolitana, alla fermata Spagna nel corso del pomeriggio circa una settimana fa che, caduta per terra sulla banchina, ha riportato una a. Poi si sono scattati un selfie. Una volta fermato il primo del gruppo, è stata proprio grazie a quella fotografia che gli agenti della VI sezione "falchi" della Squadra mobile sono riusciti a trovare e ad arrestare le altre tre persone. Gli aggressori, quattro ragazzi peruviani fra i 18 e i 25 anni, da tempo borseggiano turisti e viaggiatori all'interno della metropolitana di Roma. I quattro, come si legge in un articolo de il Corriere della Sera, sono accusati di concorso in furto con strappo, ma non si esclude che la loro situazione possa aggravarsi.

Il furto in metro

Il furto, come anticipato, si è verificato una settimana fa mentre la cinquantenne americana si trovava nella linea A della metropolitana di Roma. Il gruppo di borseggiatori che probabilmente stava seguendo lei e il marito da un po' di tempo, si sono avvicinati alla donna, strappandole la borsa in cui teneva soldi, carte di credito e il passaporto. Poi hanno tirato il freno di emergenza per bloccare il treno da cui sono fuggiti. La cinquantenne e il marito, però, hanno provato a seguirli, ma nella corsa la donna, che era arrivata in Italia da appena qualche giorno, è scivolata e ha sbattuto la testa contro la banchina.

I soccorsi in ospedale

Una volta caduta a terra, la donna è stata soccorsa e affidata alle cure dei medici. Le sue condizioni di salute si sono subito mostrate serie tanto da richiedere un ricovero con prognosi riservata al Policlinico Umberto I. Non sembra rischiare la vita, ma la frattura riportata ha interessato la zona occipitale del cranio.

Le indagini

Nel frattempo gli agenti del commissariato Viminale e della squadra mobile hanno aperto le indagine per cercare di individuare il gruppo di aggressori: uno è stato identificato immediatamente, grazie alle dichiarazioni dei testimoni e alle immagini dei video di sorveglianza della fermata della metropolitana ed è stato fermato alla stazione Termini. È proprio dopo averlo fermato che, passato al vaglio il contenuto del suo telefonino, gli agenti si sono imbattuti in un selfie che lo raffigurava insieme ai tre complici.

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