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Aggrediscono un uomo con spranghe e lo riducono in fin di vita: ipotesi regolamento di conti

Hanno picchiato un 45enne armati di spranghe fino a ridurlo in fin di vita, forse un regolamento di conti. I due, incastrati da un video, si trovano a Regina Coeli con l’accusa di tentato omicidio.
A cura di Beatrice Tominic
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Foto d'archivio
Foto d'archivio

È successo nel pomeriggio di mercoledì 7 settembre, in pieno giorno: due persone hanno aggredito un uomo, picchiandolo violentemente in mezzo alla folla per un lungo minuto. Prima l'inseguimento fra i tavolini di un bar a Primavalle, nel quadrante a nord ovest della capitale, poi l'agguato con calci e pugni alla testa e ai fianchi e forti colpi inferti con le spranghe fino a ridurlo in fin di vita. Secondo gli inquirenti che stanno indagando sul caso, il pestaggio sarebbe stato effettuato per regolare i conti, forse per questioni legate alla droga: come specifica la Repubblica, però, non ci sono ancora certezze a riguardo.

Il pestaggio

Quello avvenuto a Primavalle sembra trattarsi di un vero e proprio blitz punitivo. Due uomini, con precedenti per spaccio, hanno raggiunto il bar Gi.Lo. che si trova in una delle strade più trafficate e frequentate del quartiere, via Andersen e si sono scagliati contro il terzo, prendendolo a bastonate e picchiandolo fino a lasciarlo a terra, per strada, in fin di vita. Appena arrivati sul luogo i due hanno brandito le spranghe che tenevano in pugno, poi hanno iniziato a sferrare i primi colpi, accerchiando la vittima, un uomo di 45 anni. I clienti del bar, a poco a poco, hanno cominciato ad alzarsi dai tavolini e si sono messi ad assistere alla scena: la vittima prova a fuggire fra le sedie, ormai rimaste vuote. Ha provato a farsi scudo con un braccio, ma invano: è caduto a terra, sopraffatto dai colpi e dalla violenza dei due che, invece, hanno continuato a prenderlo a bastonate.  Ad un certo punto, quando sembrava si fossero allontanati, uno dei due si è avvicinato di nuovo per colpire ancora la vittima, stavolta con calci e pugni. Sul posto, allertati dai passanti che hanno chiamato il numero di emergenza unico 112, sono immediatamente arrivati i soccorsi e le forze dell'ordine a sirene spiegate.

L'arrivo dei soccorsi

Al loro arrivo, l'uomo si trovava per terra, in strada: aveva smesso di muoversi e iniziato a rantolare. I medici e gli infermieri del personale sanitario del 118 lo trasportano d'urgenza al vicino ospedale San Filippo Neri, dove viene giudicato con un codice rosso. Arrivato nella struttura viene sottoposto ad accertamenti e operazioni d'urgenza: sono molte le emorragie interne riscontrate, la milza è spappolata, le costole incrinate e fratturate. Altre fratture e lesioni, inoltre, sono state riscontrate al viso, agli zigomi e alla mascella, setto nasale e denti sono rotti: i prossimi giorni saranno essenziali per comprendere la sua sorte, rischia di perdere la vita.

L'arresto dei due

Mentre la vittima si trova in ospedale, è stato avvisato il pm, esperto in criminalità organizzata, Francesco Minisci e il reparto delle voltanti si è immediatamente messo sulle tracce dei due aggressori. Dopo un'indagine lampo, gli agenti sono riusciti a rintracciare la coppia, che girava tranquilla a bordo di un'Audi, forse sperando nella mancanza di testimonianze. Ad incastrarli, invece, un video registrato dai sistemi di videosorveglianza. Trovandosi di fronte all'evidenza, i due si sono giustificati spiegando che il 45enne stava dando fastidio ai clienti del bar: ora sono stati trasferiti a Regina Coeli con l'accusa di di tentato omicidio. Secondo gli inquirenti si tratterebbe di un regolamento di conti.

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