63 CONDIVISIONI

Abitanti case popolari bloccano strada a Casal Bruciato: “Di nuovo al freddo, ora basta!”

Sono più di 150 le persone scese in piazza per protesta: “Nelle abitazioni gestite da Ater e Comune i termosifoni sono ancora spenti, ora basta”.
A cura di Beatrice Tominic
63 CONDIVISIONI
Immagine

Sono scesi di nuovo per strada gli inquilini e le inquiline di Ater e Comune di Roma di Casal Bruciato per protestare contro la mancata accensione dei riscaldamenti. Cassonetti dell'immondizia sono stati utilizzati come barriera per bloccare la strada, mentre manifestanti agitano i loro striscioni bloccando la circolazione in via Cipriano Facchinetti. La mobilitazione è ancora in corso e sul posto è arrivata la polizia: "Siamo andati via, la polizia ci ha spinto sui marciapiedi – fanno sapere dopo più di due ore – Abbiamo spuntato qualche promessa per domani: se non si risolve tra qualche giorno ricominciamo con le proteste".

Case popolari al freddo

"Ogni anno è la stessa storia: quest'anno abbiamo iniziato le interlocuzioni a settembre – spiegano a Fanpage.it dal Comitato Popolare di Casal Bruciato – Sono coinvolte circa 200 famiglie". Lungo le strade di Casal Bruciato, contro i termosifoni spenti, si sono riversate più di 150 persone: "Di nuovo al freddo, ora basta", si legge in uno degli striscioni, le lettere rosse sullo sfondo bianco. La stagione fredda a Roma è appena iniziata: "I riscaldamenti sono spenti e la gente muore dal freddo", spiegano dal Movimento per il Diritto all'Abitare e dell'ASIA-USB.

Una delle persone in protesta: "Questa manifestazione è solo l'inizio"

Moltissime le persone che si sono riversate nel tardo pomeriggio di oggi, 21 novembre 2022, nelle strade di Casal Bruciato, nel quadrante est della capitale.

"Vivo in una delle case popolari in via Casal Bruciato: nonostante paghiamo l'affitto regolarmente, compresa la spesa per i riscaldamenti, sono due anni che stiamo senza termosifoni – spiega una degli inquilini – E adesso che si sono decisi a riaccenderli, i termosifoni non funzionano perché ci sono le caldaie rotte. Siamo davvero stanchi di stare un'altra volta al freddo. Qualcuno deve mettersi le mani in tasca e prendere dei provvedimenti: ci sono persone anziane, bambini, invalidi. Non si può stare al freddo. La stagione fredda è appena iniziata e nessuno ha ancora fatto il suo dovere: Enasarco, Ater e neppure Comune", aggiunge. "Adesso cominciamo con i blocchi: per noi è solo l'inizio".

63 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views