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A Roma e nel Lazio 7 Asl su 10 non rispettano i tempi delle visite mediche urgenti

L’allarme della Cgil sui tempi delle prenotazioni delle prestazioni sanitarie: “Nel Lazio è sempre più difficile curarsi, allarmanti i dati di maggio”.
A cura di Enrico Tata
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"Nel Lazio è sempre più difficile curarsi", denuncia la Cgil. Nel mese di maggio quasi il 40 per cento dei cittadini che ha avuto bisogno di effettuare un esame diagnostico urgente non è riuscito ad accedere alle cure nei tempi previsti. Il grafico, che viene pubblicato ogni mese sulle pagine social del sindacato, si riferisce alle prestazioni sanitarie indicate nella ricetta medica con priorità B, cioè da effettuare entro 10 giorni.

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Ebbene, dal primo maggio al 28 maggio scorsi soltanto tre Asl del Lazio sono state giudicate positivamente (sopra la media regionale): la Asl di Rieti, che garantisce il rispetto dei tempi nel 73,2 per cento dei casi (seppure lontana dall'obiettivo minimo del 90 per cento), la Asl Roma 1, 69,5 per cento e la Asl di Viterbo, 69,3 per cento. La media nel Lazio è del 61 per cento. Le situazioni più gravi, cioè sotto media, si verificano nelle Asl di Frosinone Latina e nelle Asl Roma 2, 3, 4, 5 e 6. La peggiore è la Asl Roma 4 con il 43,9 per cento. Ad aprile addirittura soltanto il 41 per cento delle visite era garantito rispettando i tempi nella Asl Roma 4. La situazione, come mostra il grafico, sembra tra l'altro essere peggiorata rispetto a gennaio: in quel mese soltanto 3 Asl della regione erano sotto la media. Si trattava della Asl di Frosinone, della Asl Roma 4 e della Asl Roma 2.

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Dalla Regione Lazio ci aspettiamo scelte e investimenti importanti per garantire il pieno accesso alle cure e rafforzare i servizi pubblici, aumentando il personale sanitario ed abbattendo i tempi di attesa per le prestazioni.

"È urgente che il Presidente Rocca convochi le organizzazioni sindacali confederali sul Servizio Sanitario Regionale per affrontare le criticità, a partire dall’accesso ai servizi, e per mettere in campo tutte le azioni necessarie per rilanciare la sanità pubblica del Lazio", denuncia la Cgil. "Abbiamo bisogno di investimenti importanti da parte della Regione Lazio per garantire il pieno accesso alle cure e rafforzare i servizi pubblici ma occorre un cambio di passo anche da parte del Governo".

Per il prossimo 24 giugno il sindacato sarà in piazza a Roma per una manifestazione nazionale in difesa del diritto alla salute dei cittadini e per rilanciare il servizio sanitario nazionale, pubblico e universale.

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