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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Reddito di cittadinanza a membri dei clan Spada e Casamonica: hanno intestate auto di lusso e ville

Ci sarebbero anche una decina di membri del clan Spada e Casamonica tra le 61 persone denunciate, che percepivano il reddito di cittadinanza senza averne diritto.
A cura di Alessia Rabbai
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I carabinieri in una delle ville dei Casamonica
I carabinieri in una delle ville dei Casamonica
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Una decina tra le sessantuno persone denunciate dopo essere state sorprese a ricevere il reddito di cittadinanza senza averne diritto sarebbero membri dei clan Spada e Casamonica. Quattrocento mila euro è il valore complessivo di cui avrebbero beneficiato, sottraendoli indebitamente allo Stato. L'ipotesi di reato a carico dei denunciati è di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Percepivano il reddito erogato dallo Stato, un aiuto destinato a chi non ha lavoro e si trova in difficoltà economica, ma avevano intestate moto, ville da capogiro e auto di lusso e non le avevano dichiarate. Ciò si inserisce nei controlli previsti nell'ambito dell'accertamento sui requisiti dei possessori del reddito di cittadinanza.

False dichiarazioni per ricevere il reddito di cittadinanza

A portare alla luce i casi di appropriazione indebita sono i carabinieri del Nucleo operativo della compagnia Piazza Dante, dell'Ispettorato del Lavoro presso l'anagrafe, alla Banca Dati Motorizzazione Civile e all'Inps, coordinati dalla Procura di Roma, che hanno svolto accertamenti su chi percepisce il reddito di cittadinanza. Si tratta di persone di età compresa tra i venti e i cinquant'anni, che sono residenti tra Roma e la sua Area Metropolitana.

Tra i casi emersi ci sono truffe che riguardano una persona che era riuscita con uno stratagemma a percepire un doppio reddito, perché aveva presentato due codici fiscali diversi; o di due famiglie che hanno truffato gli anziani. E ancora persone che vivevano da sole, ma che hanno dichiarato falsamente di avere una famiglia a proprio carico, cosa non vera. I soldi che sono stati erogati a persone che non ne avevano diritto sono un totale di oltre 400mila euro, con somme erogate singolarmente che vanno a seconda dei casi dai 300 ai 900 euro.

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