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Anziana lascia l’occupazione per la casa popolare: “Non c’è l’acqua corrente, solo muffa ovunque”

Alcuni degli alloggi popolari consegnati agli ex inquilini di viale delle Province versano in condizioni disastrose. “Se l’apriamo l’acqua dai rubinetti di casa, scende subito all’appartamento del piano di sotto, allagandolo”.
A cura di Natascia Grbic
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Muffa, infiltrazioni d'acqua, riscaldamenti non funzionanti: questa la situazione che Fanpage.it ha trovato in alcuni degli alloggi popolati consegnati agli ex occupanti di viale delle Province. Il Comune di Roma ha consegnato 141 case a chi abitava all'interno dello stabile, ma alcune di queste non versano in buone condizioni. Le persone che vivono all'interno di queste abitazioni sono costrette a fare i conti giornalmente con perdite d'acqua e conseguenti infiltrazioni che rovinano muri e mobilio.

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"Ogni giorno dobbiamo andare con il carrello a prendere l'acqua con bottiglie e secchi per lavarci e cucinare perché se l'apriamo dai rubinetti scende subito all'appartamento del piano di sotto – spiega un inquilino – ci hanno assegnato questa casa ad Acilia ma non è possibile abitarci. Tutte le tubature sono vecchie e arrugginite, perdono acqua sia in balcone sia in bagno. Non possiamo aprirla mai perché altrimenti finisce dalla signora del piano di sotto. Siamo costretti a portarla da fuori facendo avanti e indietro con i secchi".

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Anche dalla signora che abita al piano sottostante la situazione è drammatica. "Ho chiamato il Comune mi hanno detto che non ci sono soldi per mettere a posto le cose, tanto che volevo andare dai carabinieri – spiega – Quando piove da me scende l'acqua a catenella, e quelli del piano di sopra non possono usare l'acqua perché scende giù da me. Ho speso 34mila euro per sistemare casa, e l'altro giorno ho dovuto ripassare l'acido perché le mattonelle erano diventate nere".

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La situazione non è delle più salubri nemmeno nelle cantine del palazzo, che sono quasi allagate. "Sono tre anni che viviamo in queste condizioni – continua la signora – Abbiamo fatto diverse segnalazioni ma non è mai venuto nessuno".

La situazione è ancora più drammatica per gli inquilini che abitano al piano superiore, che non possono aprire mai l'acqua, nemmeno per lavarsi, cucinare, o bere un bicchiere d'acqua. "I vicini ce l'hanno con noi, ma non è colpa nostra – concludono affranti – I lavori li dovrebbe fare il comune, ma non sono mai venuti".

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