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Al Bambino Gesù il vaccino contro lo shock anafilattico per le punture di vespe, api e calabroni

L’ospedale Bambino Gesù ha annunciato l’avvio delle procedure per sottoporre alla vaccinazione contro lo shock anafilattico bambini e ragazzi gravemente allergici alle punture di api, vespe e calabroni.
A cura di Natascia Grbic
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Al Bambino Gesù è possibile fare il vaccino contro lo shock anafilattico causato dalle punture di vespa, anche quella orientalis. Lo ha annunciato l'ospedale pediatrico, spiegando che è attivo un servizio di vaccinazione specifica (immunoterapia desensibilizzante) a cui possono accedere bambini e ragazzi cui sia stata diagnosticata allergia grave al veleno di vespe, api e calabroni.

Ogni anno in Italia muoiono tra le cinque e le venti persone a causa delle punture degli imenotteri, presenti sopratutto in questo periodo dell'anno, nei mesi di settembre e ottobre. Le reazione allergiche si scatenano in circa due persone su cento. Sono soprattutto gli adulti a soffrire di più di questa allergia, mentre il fenomeno sembrerebbe meno comune nei bambini.

"L’immunoterapia desensibilizzante, comunemente chiamata ‘vaccinazione', è una terapia salvavita per tutti i bambini e i ragazzi ad alto rischio di shock anafilattico o di reazioni allergiche di medio-alta intensità – spiega il Bambino Gesù in una nota – Consiste nell'inoculazione sottocutanea di dosi crescenti del veleno dell’insetto a cui si allergici, partendo da dosaggi estremamente bassi. In questo modo l’organismo si ‘abitua' progressivamente al veleno fino a raggiungere una soglia di tolleranza che scongiura reazioni gravi in caso di puntura accidentale".

"Il vaccino va proseguito per 5 anni e l'effetto si mantiene solitamente per molti anni dopo la sospensione della cura – dichiara Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia del Bambino Gesù – ma il trattamento è pienamente efficace già dal dodicesimo mese: se il bambino viene punto accidentalmente non rischia più lo shock anafilattico".

Per accedere alla vaccinazione, bisogna prima fare una richiesta per ‘visita allergologica‘, necessaria per verificare se vi sia o meno la necessità di accedere al servizio. Nel caso i medici valutino che si può procedere, il vaccino sarà somministrato in un Centro allergologico altamente specializzato, in presenza di un équipe medica. Al Bambino Gesù questa sarà affiancata anche da un anestesista – rianimatore, in modo da intervenire immediatamente in caso di necessità.

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