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Roma Fiumicino, negato imbarco a donna con il diabete

Secondo quanto raccontato da una coppia di viaggiatori, Alitalia avrebbe negato l’imbarco alla donna perché sprovvista di un certificato che ne attestasse l’idoneità al volo.
A cura di Redazione
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Dovevano imbarcarsi a Roma Fiumicino ed arrivare a San Pietroburgo, ma la coppia di viaggiatori si è trovata di fronte ad un impedimento inatteso. Secondo quanto rivelato a "Portale diabete", il 2 luglio 2014 una donna diabetica era in attesa di salire su un volo Alitalia in partenza da Roma Fiumicino e diretto a San Pietroburgo, ma ha dovuto rimandare il viaggio perché il comandante ha preteso un certificato che attestasse l'idoneità al volo della passeggera. Come ha spiegato Stefano Valentini, marito della donna affetta da diabete, il volo era stato prenotato cinque mesi prima e ci si era attenuti alle regole di sicurezza, portando all'imbarco anche il certificato medico per il trasporto dei medicinali. Ciononostante, il comandante ha pretesto anche un riferimento all'idoneità del volo, per cui ha fatto scaricare i bagagli e consegnare le carte d'imbarco per il giorno successivo. L'indomani la coppia è partita senza alcun intoppo e senza che nessuno pretendesse da loro alcun certificato sull'idoneità di volo.

Egidio Archero, presidente dell'Associazione italiana diabetici (Fand), protesta: "è una situazione che ha dell'incredibile alle soglie del 2015" e chiede l'intervento di Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute, "per accertare come si siano svolti i fatti e le eventuali responsabilità. E' fuori da ogni norma e logica che si possa oggi impedire l’imbarco di una persona con diabete per mancanza della certificazione di idoneità al volo, come sarebbe stato preteso dal comandante dell'aeromobile".

Al ritorno dalla Russia, la coppia ha presentato ricorso alla compagnia aerea italiana, la quale dopo tre mesi, il 22 ottobre, ha inviato la risposta: "non è stato possibile accettare a bordo del volo AZ 540 la Signora Bianconi in quanto la documentazione in Suo possesso risulta non idonea e conforme alla procedura richiesta dalla Compagnia". Dopo due giorni il signor Valentini ha mandato una nuova lettere chiedendo quali fossero i regolamenti da seguire. Ad oggi la coppia non ha ricevuto alcuna risposta ed è pronta ad adire le vie legali nel caso in cui Alitalia non dovesse dare spiegazioni sufficienti. L'obiettivo, spiega l'uomo, è "che Alitalia fosse chiara nei suoi regolamenti e per questo vi invitiamo a richiedere pubblicamente chiarimenti sulla norme regolamentari per l'imbarco di diabetici e/o medicinali ad Alitalia, affinché non si stabilisca un precedente, affinché nessun diabetico/a possa essere lasciato/a a terra senza un oggettivo motivo".

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