38 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Roma, al via l’undicesima edizione di Teatri di Vetro tra danza, musica e teatro

Dal 21 settembre al 12 novembre torna la rassegna Teatri di Vetro, oltre quaranta spettacoli in nove spazi della Capitale per quasi due mesi di programmazione. Il filo rosso della manifestazione sarà il rapporto tra storia e creazione contemporanea.
A cura di Redazione Cultura
38 CONDIVISIONI
Foto di Gabriele Gargini
Foto di Gabriele Gargini

Quaranta spettacoli tra teatro, danza e musica in nove luoghi e quasi due mesi di programmazione. Più di un festival, è l'undicesima edizione dei Teatri di Vetro che da domani e fino al 12 novembre animerà la città di Roma. Il filo conduttore di questa undicesima edizione è “Guarda indietro, guarda avanti” e sarà il leit motiv che lega gli spettacoli in programma in un’unica riflessione sulla storia, tra creazione contemporanea e movimento a ritroso in direzione dell’origine.

Uno sguardo che per poter guardare avanti, si rivolge all’indietro, e che si esplicita al tempo stesso in riletture critiche e nell’impegno degli artisti in processi di innovazione e superamento. Ecco alcuni degli eventi che segnaliamo ripresi dal programma completo dell'iniziativa che è disponibile qui.

Il focus su danza araba e Salvo Lombardo

Dal 21 al 23 settembre presso la Fondazione Volume! sarà visibile l’istallazione performativa B-SIDE di Salvo Lombardo e Isabella Gaffè, un ciclo di documenti visivi e sonori che ripercorre parte di un processo di archiviazione di gesti “non straordinari” di passanti nello spazio pubblico. Una sperimentazione creativa proposta anche in ambito coreografico e dal titolo Casual Bystanders in programma il 10 ottobre presso il Centrale Preneste.

Ottobre tra teatro, danza e musica

Ottobre, poi, sarà il mese centrale del programma di Teatro di Vetro. Si inizia col teatro, tra cui segnaliamo la riscrittura dei grandi classici con Macbettu della compagnia Teatropersona/Teatro di Sardegna che andrà in scena il 2 ottobre al Teatro Vascello, interpretato in sardo da soli uomini, come vuole la tradizione del teatro elisabettiano; il 14 ottobre a Centrale Preneste un altro testo classico: Riccardo III e le regine di Oscar De Summa/La Corte Ospitale.

Il fortunato spettacolo Da parte loro nessuna domanda imbarazzante di Fanny&Alexander e Ateliersi prende avvio da L’amica geniale di Elena Ferrante, affondando nel rapporto tra la storia individuale delle due donne e della loro amicizia e la storia di un paese travagliato dalle sue contraddizioni e metamorfosi. In your face di Ateliersi, Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi indagano l’attitudine di alcune persone a scandire la propria relazione con gli accadimenti del reale attraverso i social evidenziandone il carattere esilarante in uno stream dialogico ininterrotto tra le chat e i performer.

Dal 3 al 12 novembre il Festival si sposterà al Teatro del Lido dove andranno in scena i giovani coreografi under 35: Yoris Petrillo con Nothing To Declare; Cie MF/Maxime & Francesco presenti con due lavori Chenapan e la versione urbana di Re-garde, Claudia Rossi Valli e Tommaso Monza/Natiscalzi DT con Lo Schiaccianoci_Opera Fantastica in Atto unico per ensemble di danzatori e tappeto elastico. Dehors/Audela inaugurano la collaborazione con il musicista Simone Pappalardo nello spettacolo Più Nel Bosco Non Andremo? Simone Zambelli con Non Ricordo; Arianna Rodeghiero con In between e Anna Giustina con reRality.

38 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views