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Roghi, Matteo Salvini: “Chi avvelena e brucia rifiuti sarà accusato di omicidio”

In un’intervista sul Mattino il ministro degli Interni ha annunciato misure più dure contro i criminali che si arricchiscono con i traffici illeciti di rifiuti: “Dobbiamo essere implacabili. Aumenterei anche le fattispecie di reato e le condanne. Siamo di fronte a persone che, consapevolmente o inconsapevolmente, hanno messo a rischio la vita del prossimo. Sono colpevoli di omicidio”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro degli Interni ha in programma una stretta sui reati contro la salute pubblica, e in particolare il governo intende colpire chiunque si sia macchiato di crimini ai danni dell'ambiente, appiccando incendendi per bruciare rifiuti in Campania e non solo.

Rispondendo ad una domanda su chi abbia arricchito la camorra con lo smaltimento illecito dei rifiuti, in un'intervista sul Mattino, ha detto: "Per gli amministratori delegati, i manager, i colletti bianchi delle aziende che hanno interrato e avvelenato, l'unico posto giusto è la galera: dobbiamo essere implacabili. Aumenterei anche le fattispecie di reato e le condanne. Siamo di fronte a persone che, consapevolmente o inconsapevolmente, hanno messo a rischio la vita del prossimo. Sono colpevoli di omicidio". E "quando parlo di innalzamento di alcune pene e di alcuni reati penso anche ai roghi perché si tratta di attentato alla salute pubblica", ha spiegato il ministro.

Il vicepremier leghista ha annunciato che arriverà la prossima settimana in Consiglio dei ministri un "decreto per rafforzare l'agenzia dei beni confiscati": "Saranno assunte 200 persone" entro fine anno, "ora ci sono 70-80 persone che gestiscono 15 mila beni. Non ce la fanno. Triplicheremo le forze in termini di uomini e di soldi. Cambieremo anche alcune norme che permetteranno una gestione più manageriale". Diventeranno, ha spiegato, in primo luogo "asili nido, centri per disabili e commissariati", ma "alcuni beni che marciscono e non servono a nessuno allora dovranno essere venduti". Salvini è tornato poi sul rapporto tra scafisti e mafie: "Per me scafisti e mafiosi sono la stessa schifezza", il legame "è assolutamente dimostrato. Il traffico di immigrati clandestini serve a comprare droga e armi", e "la mafia certo resta un obiettivo più impegnativo da sconfiggere che non quello degli scafisti". 

Salvini difende il Decreto Dignità

Il ministro degli Interni, intervenendo alla Festa della Lega Emilia a Fontevivo di Parma ha risposto alle critiche sul Decreto Dignità: "Io ho incontrato solo imprenditori contenti, sarà fortuna o sfortuna, non lo so. Poi tutto si può migliorare. Già da come è partito il decreto è stato parecchio cambiato nei lavori parlamentari. Io sono pienamente soddisfatto delle tutele per gli imprenditori e i lavoratori". Sui contratti a termine, ha affermato: "E' cambiato tutto rispetto alla partenza, ci rivediamo a decreto approvato e sono convinto che tutti i dubbi non ci saranno più". Bisogna "aspettare la fine del decreto: voucher, causali, somministrazione: è cambiato rispetto alla partenza", ha concluso.

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