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Roberto e Carlo, uccisi da una valanga durante un corso: uno è caduto nel lago ghiacciato

Una valanga è caduta sabato a Pila, località sciistica a monte di Aosta. Le vittime sono Roberto Bucci, 28enne di Faenza e Carlo Dall’Osso, 52enne di Imola. Entrambi facevano parte di una scuola di scialpinismo.
A cura di Susanna Picone
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Sono due le vittime della valanga caduta sabato a Pila, sopra Aosta. Si tratta di due scialpinisti romagnoli, un giovane di ventotto anni e un cinquantaduenne. Uno dei due è stato estratto dai soccorritori in gravissime condizioni ed è morto prima di raggiungere l'ospedale, l’altro è stato trascinato sulla superficie del lago Chamolé, gelato, lo strato di ghiaccio si è rotto e lo sciatore è stato inghiottito dalle acque. Altre due persone sono state estratte dalla neve in stato di ipotermia e sono state trasportate in elicottero all'Ospedale Parini di Aosta.

Il più giovane delle vittime si chiamava Roberto Bucci ed era di Faenza (Ravenna), l’altro, Carlo Dall’Osso, era originario di Imola. Bucci, grande appassionato di sport tra cui l’arrampicata, aveva conseguito la laurea in Scienze Motorie e lavorava come istruttore in una palestra della sua città. Entrambe le vittime facevano parte di un gruppo di 19 scialpinisti impegnati in una due giorni di formazione nell'ambito di un corso della scuola Cai ‘Pietramora' delle sezioni di Cesena, Faenza, Forlì, Imola, Ravenna e Rimini. Dall’Osso era uno degli istruttori che accompagnavano la comitiva. Tra gli istruttori anche i due feriti, un quarantatreenne di Imola e un quarantacinquenne di Rimini. Al momento del distacco i quattro scialpinisti travolti si trovavano in coda.

La procura ha aperto un'indagine sul distacco della valanga. Il pm Eugenia Menichetti ha effettuato un sopralluogo a bordo dell'elicottero della Guardia di Finanza nella zona in cui è caduta la slavina. “Stiamo facendo tutti gli accertamenti per vedere se ci sono delle responsabilità è stata una tragedia è davvero impressionante il fronte che si è staccato”, ha spiegato il magistrato. Sfilata di testimoni oggi nella caserma del Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Entreves. Con l'obiettivo di ricostruire i fatti, i militari hanno sentito gli scialpinisti che hanno assistito alla tragedia.

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