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Risveglio dello Stromboli, forte esplosione nel cratere meridionale

Nel pomeriggio del 23 ottobre una forte sequenza esplosiva ha interessato le bocche dell’area craterica meridionale dello Stromboli. Lo rende noto l’Ingv.
A cura di S. P.
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Nel pomeriggio di lunedì 23 ottobre lo Stromboli ha “sussultato” con una forte esplosione accompagnata dall'emissione di una miscela di gas e magma frammentato (materiale piroclastico ricaduto al di fuori della terrazza craterica, sul Pizzo sopra la Fossa), per poi tornare ai normali livelli di attività. Si è trattato di un risveglio breve che è stato registrato poco dopo le 14,00. A renderlo noto è l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Secondo i dati raccolti dall’Ingv, la sequenza esplosiva è avvenuta nelle bocche del cratere meridionale del vulcano ed è stata registrata dalle telecamere sia nella luce visibile sia dai sensori di temperatura,  che sono posti alla quota di 400 metri.

Nel pomeriggio di ieri, 23 ottobre, dalle ore 14.04 circa, una forte sequenza esplosiva ha interessato le bocche dell’area craterica meridionale dello Stromboli (AREA CS in Figura 1), registrata dalle telecamere in visibile e termiche, poste sul Pizzo sopra la Fossa e a quota 400 s.l.m.

Nelle ore successive l’attività è ritornata sui livelli usuali per lo Stromboli – Insieme al materiale piroclastico è stato emesso un denso pennacchio di cenere, che si è disperso rapidamente nell'atmosfera. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha precisato che nelle ore successive all’esplosione “l'attività è ritornata sui livelli usuali per lo Stromboli”.

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