459 CONDIVISIONI

Rinviato il taglio delle pensioni d’oro: fino a settembre congelate quelle sopra i 4mila euro

Il taglio delle pensioni d’oro viene rinviato, almeno a settembre. Il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, fa sapere che la riduzione dell’assegno per chi prende più di 4mila euro netti di pensione arriverà solo dopo l’estate. Ma il testo della proposta di legge – assicura – è già pronto.
A cura di Stefano Rizzuti
459 CONDIVISIONI
Immagine

Rimandato a settembre. Il taglio delle pensioni d’oro promesso già nelle scorse settimane dal ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, si avvicina ma non troppo. Se in un primo momento il vicepresidente del Consiglio prometteva un taglio entro l’estate, ora il rinvio – almeno a settembre – lo ufficializza lo stesso Di Maio. La proposta di legge sulla riduzione degli assegni più alti per i pensionati è pronta, ma “la calendarizzeremo a settembre, perché tra Decreto Dignità, decreto motovedette, decreto ministeri, che sono stati provvedimenti importati per affrontare il tema dell’immigrazione, del precariato e di altre crisi sociali, non siamo riusciti a portarla avanti nel dibattito parlamentare di questi primi due mesi”, afferma Di Maio ad Agorà estate. La proposta non riguarderà solo “gli ex manager di Stato”, ma anche “i sindacalisti: sarà un provvedimento a 360 gradi che ridarà alle pensioni minime e toglierà alle pensioni d’oro”.

Il taglio alle pensioni d’oro è, in effetti, un tema che rientra nel contratto di governo stipulato tra MoVimento 5 Stelle e Lega. Ma sul punto sembra permanere lo scetticismo del Carroccio, come ricorda anche oggi il Corriere della Sera. Si tratta, in sostanza, di una proposta del M5s che la Lega in parte non condivide, come dimostrano le critiche espresse da Alberto Brambilla, esperto della Lega in materia di previdenza e possibile prossimo presidente dell’Inps quando scadrà il mandato di Tito Boeri.

Nel contratto di governo si parla del taglio delle pensioni superiori a 5mila euro netti. Al momento, sembra più probabile che la cifra posta come soglia sia quella dei 4mila netti. In ogni caso sicuramente bisognerà aspettare almeno un altro mese prima di vedere un atto concreto in Parlamento (anche perché le Camere andranno in vacanza fino all’11 settembre). In più c’è il tema della legge di Bilancio. Negli scorsi giorni il governo ha iniziato a discuterne, ma – almeno stando a quando detto pubblicamente dal ministro dell’Economia Giovanni Tria – il tema delle pensioni non è ancora stato affrontato, al contrario di flat tax e reddito di cittadinanza. Potrebbe comunque esserci in manovra un capitolo sulla previdenza, ma parte del governo, prima di muoversi sul taglio a quelle d’oro, sembra preferire aspettare novità sulla legge di Bilancio. Al momento la proposta allo studio dei tecnici è quella di un ricalcolo con il sistema contributivo solo della quota di assegno che supera i 4mila euro netti. Dovrebbero essere coinvolte circa 100mila persone con un taglio medio tra il 10% e il 12%. E un risparmio per lo Stato – da reinvestire nelle pensioni più basse – fino a 600 milioni di euro, secondo quanto riporta ancora il Corriere.

459 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views