312 CONDIVISIONI

Rimini, prof fa sesso con l’alunna 15enne: l’audio hot gira su WhatsApp. Arrestato

Ha patteggiato due anni (pena sospesa) il docente di Pesaro accusato di aver fatto sesso con una ragazzina di 15 anni, che poi si è scoperto essere stata la fidanzata del figlio. L’uomo incastrato da una registrazione in cui descriveva dei giochi erotici, poi fatta circolare su WhatsApp.
A cura di Biagio Chiariello
312 CONDIVISIONI

Immagine

Due anni con pena sospesa. Ha patteggiato il professore di una scuola superiore di Riccione accusato di atti sessuali con una allieva 15enne. Il docente, 46 anni, di Pesaro, era stato arrestato dalla polizia il 30 gennaio poco prima che mettesse piede nell’istituto di Riccione dove insegnava. Pesante l’accusa: atti sessuali su minorenne. Ad incastrare l’insegnante alcuni messaggi a luci rosse spediti a una studentessa con cui, si era poi scoperto, aveva una relazione. Conversazioni che avrebbero dovuto rimanere private, ma che erano finite invece in mano a decine di studenti. Probabilmente la stessa 15enne, orgogliosa del rapporto ‘privilegiato’ che aveva con il prof, aveva inviato gli screenshot ad un’amica, che poi aveva fatto girare il tutto su WhatsApp. I file avevano cominciato a circolare nell’istituto fino ad arrivare anche ad altre due scuole. In particolare un audio in cui si parlava della relazione e si sentiva la voce del prof mentre proponeva alla ragazza giochi erotici: conversazioni hot che erano poi giunte ad un paio di mamme che avevano scatenato il finimondo.

Inevitabile la denuncia al dirigente scolastico che poi si era rivolto alla Polizia e messo tutto nelle mani degli investigatori. Gli agenti della Mobile avevano perquisito la casa dell’insegnante, sequestrando telefonino e computer. E così era venuta fuori un altro particolare da non sottovalutare: la 15enne in questione era anche la fidanzatina del figlio del prof. L’insegnante, difeso da Alessandro Buzzoni e Roberto Brunelli, era stato poi sospeso dalla scuola, ma per lui il peggio doveva ancora arrivare. Il prof – rimasto in cella pochi giorni per trasferirsi, agli arresti domiciliari, nell’abitazione dei suoi genitori – ha già versato alla vittima 10mila euro, un anticipo sul risarcimento danni. L’accordo raggiunto tra difesa e accusa ha infatti escluso la parte offesa, secondo quanto previsto dalla procedura penale

312 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views