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Rimini, mamma no-vax ‘costretta’ a vaccinare il figlio: un Tribunale le dà torto

Lite tra due coniugi finisce in Tribunale: il bimbo, figlio di genitori separati, verrà vaccinato, secondo quanto aveva chiesto il padre del piccolo.
A cura di Annalisa Cangemi
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A Rimini un giudice ha dato torto a una mamma ‘no vax', che non intendeva vaccinare il figlio. La questione è nata perché il padre del bambino la pensava diversamente, e voleva a tutti i costi che al figlio fossero garantite tutte le vaccinazioni. I due sono separati e in fase di divorzio, e sulla profilassi non riuscivano a mettersi d'accordo. Alla fine a decidere è stata la presidente del Tribunale di Rimini, Francesca Miconi: il bimbo dovrà essere vaccinato dopo una visita del pediatra, che valuterà se ricorrano o no ragioni di esenzione.

A riportare la vicenda è la stampa locale riminese. Il provvedimento, firmato dal giudice, è diventato esecutivo qualche giorno fa, mettendo fine alla diatriba tra i due ex coniugi. Il padre, preoccupato per la salute del figlio, ha scelto di rivolgersi al giudice nel corso dell'udienza per la separazione. A vincere alla fine è stato l'uomo: il presidente del Tribunale ha imposto che il figlio venga sottoposto a vaccinazione secondo l'obbligo di legge, senza necessità di ulteriore consenso dei genitori. Nel provvedimento è stato specificato che il pediatra dovrà disporre tutti gli accertamenti clinici per accertare se ci siano eventuali controindicazioni.

La sentenza è arrivata mentre si fa sempre più rovente il clima al Senato per il voto del decreto Milleproroghe, all'interno del quale è contenuto lo slittamento dell'obbligo vaccinale per la scuola dell'infanzia e per i nidi, che dovrebbe essere invece effettivo per l'anno scolastico 2019-2020. Per quest'anno rimane la possibilità di iscrivere i bambini a scuola semplicemente presentando un'autocertificazione. Il via libera da Palazzo Madama è atteso per oggi, ma si dovrà attendere un ulteriore passaggio alla Camera, che verrà a settembre, quando il Parlamento riprenderà i lavori.

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