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Rimini, abortisce dopo le botte ricevute in una lite tra donne

Una lite tra tre richiedenti asilo nigeriane è finita in tragedia: le donne, tre nigeriane ospiti di una casa d’accoglienza hanno iniziato a litigare per lo smaltimento dei rifiuti. Una delle donne, incinta al terzo mese di gravidanza, ha perso il bambino.
A cura di Annalisa Cangemi
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Una lite avvenuta a Rimini si trasforma in tragedia. Il motivo dell'alterco, che ha causato un aborto a una giovane donna, è stata la spazzatura. Protagoniste di questa vicenda sono state tre richiedenti asilo: una delle nigeriane coinvolte ha perso il bambino. La lite è avvenuta all'interno di una casa per donne richiedenti asilo a Rimini. I fatti – come è riporta la stampa locale riminese – risalgono a martedì scorso, 9 ottobre, quando all'interno della struttura si è scatenato un diverbio sullo smaltimento dei rifiuti.

La donna incinta aveva portato fuori il pattume, e il gesto aveva generato le proteste delle altre due nigeriane. A quel punto sono partiti i colpi, e ad avere la peggio è stata una 20enne, in Italia da tempo e al terzo mese di gravidanza. Dopo la colluttazione, la ragazza si è sentita male ed è stata portata in ospedale. Nonostante il ricovero, giovedì la ragazza – che ha raccontato quanto accaduto ai sanitari – ha abortito. Sulla vicenda indaga la Squadra Mobile: le due nigeriane coinvolte nella lite rischiano adesso una denuncia per lesioni, e gli uomini della Polizia dovranno accertare se a causare l'aborto siano stati effettivamente le botte ricevute dalla 20enne.

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