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Rigopiano, il mistero del generale suicida: spunta la telefonata anonima al giornale

Poche ora prima che il corpo di Guido Conti venisse trovato sul ciglio della provinciale, a Sulmona, una telefonata anonima alla redazione del sito locale “Prima di Noi” annunciava le dimissioni dell’ex generale dalla Total. La registrazione è stata acquisita dalla Procura che già indagava per istigazione al suicidio.
A cura di Biagio Chiariello
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Una telefonata anonima ricevuta da un quotidiano locale online abruzzese, Primadanoi, in cui una voce probabilmente “criptata e assolutamente incomprensibile” segnalava le dimissioni del generale dei carabinieri Guido Conti dalla Total è stata acquisita dagli inquirenti che indagano sul suo suicidio avvenuto venerdì scorso. La telefonata è arrivata alla segreteria telefonica del giornale alle 14.54 del 17 novembre: come spiega Primadanoi con voce "presumibilmente maschile e dall'accento meridionale, forse siciliano". A quell'ora presumibilmente Conti, 58 anni, era ancora vivo, visto che una prima ricognizione cadaverica avrebbe individuato l'ora del decesso tra le 16 e le 17 di quello stesso venerdì scorso in una zona impervia ai piedi del Monte Marrone a Pacentro (L'Aquila). Gli investigatori ora vogliono fare maggiore chiarezza sulla telefonata. L’audio è stato inserito nel fascicolo aperto da parte della Procura di Sulmona per istigazione al suicidio.

Il misterioso suicidio del generale Conti

I motivi dietro al suicidio di Guido Conti, il cui funerale si è svolto appena ieri, non sono dunque ancora chiariti. Inizialmente si era pensato che il ruolo di Rigopiano (il generale aveva seguito la costruzione della Spa dell’Hotel travolto dalla valanga), nel suo insano gesto fosse determinante. Ma i familiari hanno smentito categoricamente. Venerdì, il generato è uscito di casa, verso le 9.30, dicendo alla moglie che sarebbe rientrato a ora di pranzo. Dopo aver scritto e inviato gli ultimi messaggi ai suoi familiari (una lettera alla famiglia e una alla sorella. Mancherebbe una terza lettera), si è poi diretto alle pendici del monte Morrone. Conti ha quindi parcheggiato in una piazzola che costeggia la provinciale e qui si è ucciso, sparandosi un colpo di pistola, una calibro 9, alla testa. Il caso ha voluto che a trovarlo siano stati due forestali, che avevano lavorato con lui a Sulmona.

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