6 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Rifiuti radioattivi: dove finiranno le scorie nucleari italiane

Si avviano le procedure per stoccare 90mila metri cubi di rifiuti radioattivi italiani ora sparsi all’estero.
A cura di A. P.
6 CONDIVISIONI
Immagine

Da molto tempo ormai l'Italia ha rinunciato all'energia atomica e alle centrali nucleari, ma il nostro Paese deve fare ancora i conti con le scorie radioattive prodotte negli anni della stagione nucleare italiana e con gli altri rifiuti pericolosi prodotti nel frattempo. Buona parte di quei rifiuti, circa 90mila metri cubi di materiale,  dopo il referendum sul nucleare sono espatriati alla volta di Inghilterra, Germania e Francia, ma prima o poi dovranno far rientro in Italia. Proprio a questo scopo, come rivela il Corriere della Sera, entro dicembre l’Ispra renderà noti i criteri tecnici per il deposito nucleare nazionale ed in sette mesi, quindi entro il prossimo agosto, la Sogin, la società pubblica che si occupa dello smantellamento delle vecchie centrali, dovrà comunicare le aree potenzialmente idonee.

In sostanza si tratterà di trovare il luogo adatto dove costruire un enorme deposito di superficie che dovrà contenere per almeno duecento anni le scorie a bassa e media attività, che resteranno per sempre in Italia, e per circa dieci anni quelle ad alta attività che poi dovrebbero essere trasferite in un deposito europeo di profondità ancora in fase di progettazione. Secondo la tabella di marcia i rifiuti radioattivi italiani dovrebbero rientrare entro il 2019 dall'Inghilterra  e poi via via dagli altri Paesi,  ma le previsioni per il completamento del sito nazionale sono molto più  lunghe. Secondo le stime infatti serviranno almeno quattro o cinque anni per arrivare a una localizzazione condivisa del sito a cui si devono poi aggiungere i tempi necessari alla progettazione esecutiva e alla costruzione. A costo di qualche pesante penale, all'estero sarebbero disposti a tenersi le scorie ancora per altro tempo anche se prima o poi l'Italia dovrà trovare una soluzione definitiva al problema.

6 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views