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“Riempiva tazze di sangue”, ma per 10 mesi non le è stato detto del suo tumore: muore a 37 anni

Gemma Greenwood, 37enne inglese, è stata uccisa da un tumore all’intestino diagnosticatole con colpevole ritardo dai medici: “Soffriva tanto, ma continuavano a dirle che non aveva nulla di sbagliato” ha ricordato la sorella. Prima di morire si è sposata in un reparto del Pendleside Hospice di Burnley, nel Lancashire.
A cura di Biagio Chiariello
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Diceva di "riempire tazze di sangue" ogni volta che andava in bagno. Gemma Greenwood, 37 anni, è morta poco prima di Natale, il 20 dicembre, due giorni dopo essere convolata a nozze in ospedale, consapevole di quel cancro intestinale che la stava divorando. Eppure, per 10 mesi i medici non le avevano detto nulla. La sua famiglia aveva cercato di raccogliere £ 2.000 per assicurarle un trattamento di emergenza in Germania. Ma ormai era troppo tardi. Appena otto giorni prima della sua morte, con suo marito al suo fianco, a Gemma è stato detto che il cancro era troppo aggressivo perché le cure potessero funzionare senza chemioterapia. "Peggiorava ogni giorno. 24 ore prima di morire, ha detto ‘Non credo che sarò qui domani’” ha detto sua sorella Becky, 34 anni. Gemma ha sposato il suo compagno Ben Greenwood al Pendleside Hospice di Burnley, nel Lancashire, due giorni prima di andarsene per sopra.

Gemma, di Middleton, Greater Manchester, era andata dal medico per la prima volta nella primavera del 2015. La 37enne aveva visitato un certo numero di medici generici e centri ambulatori per un periodo di dieci mesi prima della infausta diagnosi, ma non aveva mai ottenuto le risposte giuste. Solo nell'aprile 2016, dopo ripetute visite presso i centri NHS Greater Manchester e NHS England North, Gemma è stata indirizzata a un consulente. Parlando all'inizio di questo mese, Becky ha descritto cosa stava passando sua sorella. Ha detto: "Stava andando dal medico di famiglia per il dolore, mi diceva che riempiva tazze di sangue. Continuavano a dirle che non aveva nulla di sbagliato. Ma se il cancro fosse stato scoperto per tempo, forse si sarebbe potuta operato prima". Becky ha detto che nonostante sua sorella sembrava conoscere il suo destino, è stata una “sorpresa” quando è morta. "Niente può prepararti per un evento del genere, è stato un tale shock” ha detto la 34enne. "Ma siamo così orgogliosi di come ha combattuto con coraggio la sua malattia, fino alla fine, ora è in pace” ha concluso Becky.

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