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Resta incinta a 11 anni del vicino. “Mi diceva: ‘Se parli non vedrai più i tuoi genitori'”

Una bambina di 11 anni di Torino è stata violentata dal vicino di casa di 35 anni, un uomo di cui i suoi genitori avevano fiducia cieca. La piccola alla polizia ha detto: “Il signore che mi disturbava sempre, mi toccava. Non volevo che succedesse questa cosa, ma lui insisteva, non voleva smettere. Sono contenta se lo arrestate”.
A cura di Davide Falcioni
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Ha solo 11 anni e probabilmente non sa ancora come vengono concepiti i bambini, eppure è rimasta incinta dopo essere stata violentata dall'uomo di 35 anni di cui si fidava, un vicino di casa a cui i genitori affidavano la bambina spesso anche di notte, quando dovevano lavorare e non potevano rimanere a casa. L'orco è stato arrestato a Torino ed è accusato di violenza sessuale.

La scorsa settimana la bambina, di nazionalità nigeriana come il suo stupratore, è stata accompagnata dalla madre in ospedale perché aveva "la pancia gonfia". La donna era convinta che la figlia stesse male dopo aver mangiato del cibo avariato, ma la risposta dei medici del Sant'Anna ha squarciato il velo su un vero e proprio incubo: la bambina era incinta, alla ventunesima settimana di gravidanza. La piccola avrebbe detto: "Ho studiato a scuola che le cellule si uniscono, si fecondano, cambiano. Ma non immaginavo di avere un bambino in pancia". Poi, alla polizia che con estrema delicatezza le ha chiesto cosa fosse accaduto, ha spiegato. "C’era un signore che mi disturbava sempre, mi toccava". La bimba ha provato ad allontanarlo, ma lui la minacciava: "Non dire nulla, a nessuno, se no non vedrai più i tuoi genitori".

Gli stupri di notte, quando i genitori della bambina lavoravano

Ma in che contesto sono maturate le violenze? Il 35enne era un uomo di fiducia dei genitori della bambina, e sovente gliel'affidavano quando dovevano lavorare di notte. Spiega La Stampa: "Il papà è un operaio e in fabbrica gli tocca spesso il turno di notte. La mamma fa le pulizie nei supermercati e dev’essere a lavoro alle prime ore del mattino. Per questo la bambina, con le sorelline di 4, 7 e 13 anni, veniva lasciata spesso al vicino di casa. Da quel vicino che, come si legge nella misura cautelare depositata dal giudice Alessandra Pfiffner, godeva della fiducia di tutta la famiglia. A tal punto da lasciare la ragazzina a dormire da lui". Stando a quanto riferito dalla bimba quell'uomo la svegliava costringendola – incurante dei suoi pianti – ad avere rapporti sessuali. "Non volevo che succedesse questa cosa, ma lui insisteva, non voleva smettere. Sono contenta se lo arrestate", ha detto la bimba alla polizia.

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