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Respinta alla frontiera croata, bimba migrante di 6 anni muore investita dal treno

Secondo i familiari, la polizia li avrebbe invitati a percorrere i binari al buio ma un treno li ha sorpresi e ha investito la piccola.
A cura di A. P.
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Si era messa in cammino con la famiglia verso il confine croato per arrivare nel nord Europa ma tutti insieme sono stati fermati dalla polizia locale che prima li ha respinti e poi li avrebbe invitati a percorrere di notte la ferrovia in senso inverso per ritornare in Serbia. Nessuno però avrebbe detto loro che lungo quei binari passavano dei treni uno dei quali ha investo la piccola di sei anni uccidendola. Come racconta Al jazeera, è quanto capitato ad una bimba afgana, Madina Husein, scappata con la famiglia dal Paese di origine per dirigersi verso l'Europa attraverso la famigerata rotta balcanica.

L'episodio il 21 novembre scorso vicino alla città di confine di Sid. Il ministero degli Interni croato ha confermato la morte della piccola descrivendo però  il caso come un tragico incidente, negando invece che la polizia di frontiera fosse responsabile e affermando  che la famiglia è tornata in Serbia volontariamente. Purtroppo non è il primo caso nella zona. Secondo Medici senza frontiere (MSF), sette persone, tra cui tre bambini, sono morte sul confine Croazia-Serbia nel 2017 sulla linea ferroviaria tra Tovarnik e Sid, che di notte è completamente al buio. Secondo le Nazioni Unite, da quando l'Ungheria e altri paesi hanno chiuso i loro confini ai migranti, Migliaia di persone sono rimaste bloccate in Serbia comprese donne e bambini che vivono in situazioni di fortuna esposte al rigido inverno

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