Renzi: “Se qualcuno vuole un nuovo Governo basta che lo dica”
"È una situazione kafkiana: abbiamo messo in campo in un mese una legge elettorale che loro avevano tenuta ferma. Accusano me di manovre di palazzo e prima mi accusavano di esser troppo franco e trasparente. Si decidessero". Dopo settimane di mezze dichiarazioni, frecciatine, battute e "consigli", insomma di un botta e risposta continuo, per Matteo Renzi ed Enrico Letta sembra arrivato il tempo del "chiarimento definitivo". Infatti, dopo che Letta ha annunciato di voler aprire al suo ritorno in Italia una ampia fase di verifica, provando ad impostare un nuovo patto su cui reggere l'esecutivo, anche il segretario democratico mostra di averne abbastanza e, a colloquio con La Stampa, si lascia andare ad una sorta di sfogo. "Ho dato la disponibilità più ampia possibile a ragionare di contenuti. Siamo a un passo dalle riforme e io sono molto sereno e tranquillo", spiega Renzi per pòoi constatare che "una parte significativa degli alleati della coalizione e del Pd dicono: “che facciamo?".
Un atteggiamento incomprensibile, per il Sindaco di Firenze che attacca: "Se qualcuno ritiene che il governo sia debole, lo dica ma io non ci metto bocca". Anche perché, le opzioni sono poche e Renzi le descrive con estrema sintesi: "Quindi il primo schema è andare avanti col governo Letta. Secondo, si va a elezioni o con l’italicum o il consultellum. Terza ipotesi si cambia schema, si va al 2018 con un progetto totalmente diverso". E quanto all'ipotesi di guidare lui stesso l'esecutivo, glissa: "È secondario, non è un problema di nome, ma il punto è che non si farebbe più ordinaria amministrazione, ma si riforma l’Italia. Vogliono andare sullo schema C che è quello che preferisco meno? E lo dicano. Chi? Le forze della coalizione. Per me la prima è la cosa migliore è la terza e l’ultima. Quindi il giochino di dire che Renzi vuole andare a Palazzo Chigi non regge, non hanno capito niente".
