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Renzi risponde a Camusso: “Governo non tratta con i sindacati”

Matteo Renzi ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo ha replicato alle critiche di Susanna Camusso che aveva definito l’incontro con il governo sulla legge di stabilità “surreale”. “Se i sindacalisti vogliono trattare si facciano eleggere in Parlamento, non sarebbero soli”, ha detto Renzi.
A cura di Susanna Picone
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Non è tardata ad arrivare la replica del presidente del Consiglio Matteo Renzi alle parole dei sindacati pronunciate dopo l’incontro di oggi con il Governo sulla legge di stabilità. Ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo, Renzi ha risposto alle critiche della leader della Cgil Susanna Camusso che aveva definito l’incontro con i ministri surreale. Il premier ha chiarito che il Governo non tratta con i sindacati sulla legge di Stabilità. “Trattare cosa? – ha chiesto Renzi in tv -. La cosa surreale è che il segretario della Cgil dica che si deve trattare. È giustissimo che sindacato tratti ma tratta con gli imprenditori per salvare posti di lavoro. Il sindacato non fa trattative con il governo, non chiede il permesso, le leggi non si scrivono con i sindacati ma in Parlamento”. “Siamo disponibili ad ascoltare, ho detto che questa è la nostra manovra, se avete considerazioni da fare vi ascoltiamo se vi viene più comodo mandateci una mail, ma è ora di finirla di pensare che si alza uno e blocca gli altri”, ha chiarito Renzi che ha anche invitato i sindacalisti a entrare in Parlamento: “Se i sindacalisti vogliono trattare si facciano eleggere, ce ne sono già, si troverebbero a loro agio”.  “Ciascuno torni a fare il suo mestiere: i sindacati fanno le trattative con le imprese ma le leggi si fanno in Parlamento”, ha proseguito il premier.

L'intervento di Renzi a Otto e Mezzo

Durante la trasmissione con Lilli Gruber Renzi ha parlato anche della manifestazione di sabato della Cgil, cui hanno partecipato molti esponenti del Pd assenti alla Leopolda. Sabato in piazza a Roma – ha detto il premier – c’era “una parte che immagina un raggruppamento molto più di sinistra radicale”. “Landini ha idee diverse dalle mie ma proprio per questo mi piace dialogare con lui”, ha spiegato il presidente. “Oltre che del potere di veto, mi interessa anche parlare del potere di voto. Qualcuno dice che il Pd sia in crisi ma alle ultime elezioni ha preso il 40%, ieri ha vinto le elezioni a Reggio dove i dem no vincevano da anni, a me sembra un partito vivo. Le critiche a me vanno benissimo, io sono allergico alle critiche ingenerose che fanno all'Italia”, così ancora il premier a Otto e Mezzo. Renzi ha anche detto di escludere le elezioni anticipate. Una stoccata anche a Davide Serra: “Non sono d'accordo con lui, non bisogna limitare il diritto di sciopero, che è sacrosanto. Lo ha già detto Silvia Fregolent alla Leopolda”. Sul fronte della riforma del Lavoro, invece, dopo la previsione del ministro Padoan di 800 mila nuovi posti di lavoro grazie al Jobs Act, il premier ha detto di non essersi mai sbilanciato sui numeri dei posti di lavoro perché lo considera un azzardo.

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