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Renzi: “Questo clima si ritorcerà contro il governo, Salvini e Di Maio saranno nell’angolo”

Renzi in un’intervista su Repubblica commenta le polemiche post disastro di Genova: “Spero che i Benetton facciano la loro parte: per le famiglie colpite, per rifare subito il ponte e per fare finalmente la Gronda, opera fondamentale per Genova. A forza di dire no a tutto il Paese crolla a pezzi”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"L'opposizione deve smettere di tirare di fioretto. È arrivato il momento di ribattere colpo su colpo, di combattere a viso aperto, di non lasciargliene passare più una". L'ex premier Matteo Renzi in un'intervista a Repubblica, risponde ad una domanda sul largo consenso raccolto dalla maggioranza: "Se il governo passa la settimana a dare la colpa ai governi di prima, come è possibile che due ex ministri quali Martina e Pinotti siano accolti con le ovazioni? Ma questo clima giacobino rischia di ritorcersi contro i presunti rivoluzionari".

L'ex segretario del Pd commenta anche i fischi agli esponenti del Pd ai funerali di Stato dopo il crollo del ponte Morandi a Genova"La nuova maggioranza ha strumentalizzato in modo squallido un evento tragico. I commentatori che fanno desumere da quella scena l'inizio di una nuova stagione della politica italiana sono superficiali come quelli che facevano il tifo per un'alleanza innaturale Pd-M5s".

"Però – aggiunge –  Salvini e Di Maio hanno scelto di radicalizzare. A loro non interessa la verità, basta un capro espiatorio: non cercano soluzioni, fabbricano colpevoli". Sulla questione della revoca delle concessioni ad Autostrade spiega che "la convenzione con le autostrade è stata fatta dal governo Berlusconi: nessuno dice che il deputato Matteo Salvini votò a favore e il Pd contro. I soldi da Autostrade li hanno presi la Lega come contributo elettorale e il premier Conte nella veste di avvocato. Il no alla Gronda, che pesa come un macigno in questa storia, viene da Beppe Grillo e Toninelli, dobbiamo andare all'attacco, non stare sulla difensiva". Renzi difende poi i ministri del suo governo e l'ex premier Enrico Letta: "L'attacco a Delrio, ma anche a Letta su Abertis o ai presunti finanziamenti al Pd, è falso e infame. Difendo Graziano come difendo Enrico, pur avendo rapporti umani ben diversi con loro. Ma non è un fatto personale, è la difesa della verità". Per Renzi, "non è possibile morire così nel 2018" e chi ha sbagliato deve pagare, ma, insiste, "dare la colpa al Pd per il ponte è ridicolo prima che vergognoso".

Per quanto riguarda invece le responsabilità di Atlantia, dice: "Che Autostrade abbia poco da difendere e molto da chiarire è evidente: ma tocca ai giudici non a noi. Spero che i Benetton facciano la loro parte: per le famiglie colpite, per rifare subito il ponte e per fare finalmente la Gronda, opera fondamentale per Genova. A forza di dire no a tutto il Paese crolla a pezzi".

Il giornalista chiede come possa ripartire adesso il Partito democratico, e Renzi risponde così: "Non tocca a me definire la linea del Pd, c'è un altro segretario ci sarà un altro congresso". Ma avverte: "Scommetto che si faranno sentire anche tanti cittadini fuori dal Pd che non ne possono più di un governo di sfascisti con ministri della paura e della disinformazione. Da qui a Natale nasceranno in tutti i comuni comitati civici contro questo governo. E prima del previsto nell'angolo ci saranno Salvini e Di Maio, non noi".

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