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Renzi non risponde sullo Ius Soli, Fabio Volo lascia la presentazione del suo libro e se ne va

Indispettotosi dalla risposta dell’ex presidente del Consiglio in merito alla mancata approvazione dello Ius Soli, lo scrittore Fabio Volo ha abbandonato l’evento di presentazione del suo libro dichiarando: “Non capisco perché debba trasformarsi in un comizio politico”.
A cura di Charlotte Matteini
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Scintille tra lo scrittore Fabio Volo e il segretario del Pd Matteo Renzi. Giunto all'improvviso all'evento di presentazione del nuovo romanzo di Volo organizzato presso i locali della fondazione Mirafiore di Serralunga d'Alba, in provincia di Cuneo, Matteo Renzi rispondendo a una domanda sulla mancata approvazione dello Ius Soli – tema che sta molto a cuore all'ex Iena – ha iniziato a parlare "in politichese" trasformando quasi l'evento dedicato allo scrittore in un suo comizio elettorale, elencando tutte le misure approvate durante i mille giorni di governo. Volo, indispettito dalle risposte dell'ex premier, ha abbandonato la sala dove si svolgeva la presentazione chiedendo per quale motivo l'evento dovesse essere trasformato in un comizio politico.

In realtà, secondo quanto si è appreso a poche ore dalla diffusione della notizia, Volo non avrebbe preso bene la risposta di Renzi sullo Ius Soli, probabilmente giudicata troppo sibillina. Già pochi giorni fa, a ridosso dell'intervista rilasciata da Silvio Berlusconi a Che tempo che fa, Fabio Volo ha strigliato il capo di Forza Italia per le opinioni espresse sullo Ius Soli. "Ho incontrato per la prima volta Silvio Berlusconi da Fazio. L'ho ascoltato con attenzione, ma sul finale mi ha infastidito quello che ha detto sullo Ius soli. Mi ha toccato e infastidito l'associazione che ha fatto tra i bambini stranieri nati in Italia e i simpatizzanti dell'Isis. E allora quando si è alzato ed è uscito io sono andato a bussargli in camerino e gli ho detto che non era da lui", ha raccontato lo scrittore. In serata, Fabio Volo si è poi brevemente scusato con Renzi via Twitter sostenendo che il bisticcio non fosse dovuto a ragioni personali, senza lasciar trapelare altre motivazioni.

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