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Renzi: Mai Ministro in un Governo Bersani e non farò il segretario del Pd

Il sindaco di Firenze annuncia di non voler alcun premio di consolazione in caso di sconfitta alle primarie del centrosinistra e per la successione di Bersani alla guida del Pd confessa “credo di essere quello meno adatto”.
A cura di Antonio Palma
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Renzi: Mai Ministro in un Governo Bersani e non farò il segretario del Pd

Continua il dibattito a distanza tra i due contendenti alla premiership del centrosinistra alle prossime elezioni politiche. Rispondendo ad una domanda durante un'intervista a Radio24 Matteo Renzi ribadisce che tra lui e Bersani non ci sarà alcun accordo e nessun premio di consolazione, chi vince le primarie del centrosinistra prende tutto e l'altro si defila. Dopo le dichiarazioni di Bersani infatti il tema del giorno è un probabile posto da Ministro per il sindaco di Firenze in caso di vittoria del segretario che, però, il diretto interessato smentisce categoricamente. "Io non farei il ministro di Bersani, in modo assoluto, se perdo non voglio essere come tutti gli altri, rimango a fare il sindaco e non vado in Parlamento" assicura Renzi che tiene a precisare "niente sgabelli, ma vorrei che fosse così anche per gli altri".

Un no deciso anche alla successione di Bersani alla guida del partito. Il segretario del Pd ieri ha assicurato che dopo la scadenza del mandato non si presenterà più come candidato al congresso così si sono già aperti i giochi per la successione. "Ci sono persone molto più brave di me per farlo, credo di essere quello meno adatto, non è nelle mie corde" confessa Renzi  a cui "piace più fare le cose e vedere i risultati". Del resto il ruolo di segretario per Renzi è sinonimo di vecchi partiti invece lui parte "dal presupposto di una politica all’americana dove il cittadino si vota il suo leader, e allora non c’è bisogno di fumosi tavoli di coalizione dove si dà la linea". "Quando in Italia ci sarà un governo dove il leader non deve chiamare il segretario del partito per sapere cosa fare allora sarà un Paese come tutti gli altri" ammette il sindaco di Firenze.

Incalzato dall'intervistatore Renzi non si risparmia qualche battuta sul rivale D'Alema  sul quale confessa  "Sì, berrei un caffè ma lo preparerei io" e non perché "da presidente del Copasir ha detto quel ragazzo si farà male, ma per rispetto dell'anzianità". E quando gli hanno chiesto "con Rosy Bindi? "L'ho già preso con D'Alema, poi divento nervoso" ha scherzato Renzi.

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