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Elezioni politiche 2018

Renzi: “Idee fascismo da combattere”. Salvini cita Pasolini: “Antifascismo è arma di distrazione”

Nuovo scontro tra Matteo Renzi e Matteo Salvini su fascismo e antifascismo. Secondo il segretario del Pd il fascismo “appartiene al passato ma quelle idee sono da combattere ancora oggi”. Il leader della Lega replica citando Pasolini: “Mi chiedo se questo antifascismo rabbioso che viene sfogato oggi non sia in fondo un’arma di distrazione che la classe dominante usa su studenti e lavoratori per vincolare il dissenso”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Botta e risposta tra Matteo Renzi e Matteo Salvini in tema di fascismo e antifascismo. Questa mattina il segretario del Pd è stato a Sant’Anna di Stazzema (Lucca) per aderire all’anagrafe antifascista e ha affermato che il fascismo “appartiene al passato ma quelle idee sono da combattere ancora oggi”. Salvini replica a lui e ad altri esponenti del Pd citando Pier Paolo Pasolini e sostenendo che “l’antifascismo del 2018 è la finta battaglia di una sinistra che parla di passato perché non ha alcuna idea di futuro”.

Aderendo all’anagrafe antifascista Renzi ha precisato: “Quando qualcuno spara nelle strade del nostro Paese, e spara avendo sul comodino il Mein Kampf, non dobbiamo sottovalutare la grave emergenza educativa che sta alla base del disastro che abbiamo visto. Essere antifascisti è il valore costitutivo della nostra comunità, la nostra democrazia è solida e forte. Questa firma è un simbolo”.

Renzi si dice convinto che il nostro Paese non sta vivendo quella fase – riferendosi a un rischio totalitario – e aggiunge che “chi paragona la stagione di oggi a quella del prefascismo fa un errore politico, non siamo in quella fase lì”. “Bisogna far vivere questo luogo – aggiunge parlando di Sant’Anna di Stazzema, luogo dell’eccidio perpetrato da nazisti e fascisti durante la seconda guerra mondiale – e la memoria di quanto vi è accaduto, portando le persone a conoscere quello che è accaduto, soprattutto gli studenti. Sono stato già qui quando ero studente e tornerò la prossima estate con i miei figli quando verrò in Versilia perché proprio loro avevano espresso questo desiderio”.

Salvini cita Pasolini: ‘Fascismo arma di distrazione’

Nel pomeriggio il segretario della Lega Matteo Salvini è tornato nuovamente sulla questione del rischio di un ritorno del fascismo citando la lettera di Pier Paolo Pasolini a Moravia del 1973: “Mi chiedo se questo antifascismo rabbioso che viene sfogato nelle piazze oggi, a fascismo finito, non sia in fondo un'arma di distrazione che la classe dominante usa su studenti e lavoratori per vincolare il dissenso”.

Parole sante, saggezza da far girare”, è la definizione di Salvini per quelle frasi. Il leader della Lega aggiunge: “Dedicato a Renzi, Boldrini e compagni, che parlano solo di un passato che non ritorna perché non hanno un'idea del futuro che verrà. L'antifascismo del 2018 è la finta battaglia di una sinistra che parla di passato perché non ha alcuna idea di futuro”.

L’anagrafe antifascista di Sant’Anna di Stazzema

Oggi insieme a Renzi hanno aderito all’anagrafe antifascista anche altri esponenti di spicco del Pd: il presidente Matteo Orfini, i ministri Valeria Fedeli, Graziano Delrio, Andrea Orlando e Maurizio Martina. Le adesioni all’anagrafe sono partite il 27 dicembre 2017 e hanno raggiunto quota 34.763,  tra cui 1.300 cittadini residenti all’estero: non solo italiani ma anche 700 tedeschi. Per iscriversi va compilato un modulo sul sito www.anagrafeantifascista.it. Inoltre, nei prossimi giorni verranno predisposte anche le versioni in lingua inglese e tedesca.

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