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Renzi: “Entro fine anno ‘Bye bye Equitalia’”

Durante un’intervista rilasciata a radio Rtl 102.5, il presidente del Consiglio torna a parlare del sistema bancario, ma anche degli effetti della Brexit sull’Italia e dei progetti concreti che l’esecutivo vorrebbe approvare entro fine anno.
A cura di Charlotte Matteini
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Palazzo Chigi - Matteo Renzi incontra lo chef Massimo Bottura

Durante un'intervista concessa a Rtl 102.5, Matteo Renzi torna a parlare del sistema bancario italiano e ribadisce quanto per il governo sia una priorità arrivare alla definizione delle strategie che potranno essere adottate per metterlo in sicurezza, condivise con le istituzioni europee, e sostiene inoltre che rispetto alla situazione di banche straniere quali Brema e Deutsche Bank, le italiane siano assolutamente in buona salute: "Dopo quello che è successo con l’uscita del Regno Unito è fondamentale, secondo me, che ci sia buon senso in Europa. Quante volte l’abbiamo detto? Dobbiamo portare più logica, più buon senso, più umanità nell’Europa. È fondamentale che adesso questo si veda, che le banche tornino a fare prestiti agli artigiani, alle piccole imprese, che ci siano regole un po’ più logiche, chiare, umane, per le persone", ha dichiarato il presidente del Consiglio.

Incalzato da giornalista, che fa notare a Matteo Renzi come abbia "dribblato" la domanda relativa alla situazione finanziaria delle banche tedesche, il capo del Governo risponde: "Non c’è dubbio che esista un tema anche delle banche tedesche. Noi parliamo spesso delle banche italiane che hanno soprattutto un problema che si chiama NPL, cioè i debiti incagliati, altre banche hanno più difficoltà con i derivati. La mia tesi è: buon senso e le risolviamo tutte, ma se devo ragionare non è l’Italia il malato d’Europa, non è più così. Fino a qualche anno fa l’Italia era il problema dell’Europa, adesso non lo è più, e io sono convinto che insieme alla Merkel, a Hollande, possiamo fare un buon lavoro, l’importante è che abbiano rispetto dell’Italia", ha sottolineato il presidente del Consiglio.

Dal sistema bancario italiano alla Brexit, passando per Equitalia, gli anni del governo Berlusconi e Virginia Raggi. Durante l'intervista Matteo Renzi parla di tutto e di tutti. Ricordando gli anni della presidenza Berlusconi, il presidente del Consiglio fa notare quanto sia cambiato il rapporto tra Italia e Unione europea da allora, un cambiamento che ha portato l'Italia a non essere più considerata un problema, ma un importante alleato: "Quando io vado in Europa non rappresento Matteo Renzi, ma un grande Paese che ha il dovere e il diritto di essere ascoltato", ha detto il capo del Governo. "Quando c’era Berlusconi al Governo, io non ero per Berlusconi e non lo sono adesso, a me fece male vedere quell’immagine della Merkel e Sarkozy che sorridevano su Berlusconi perché, indipendentemente dal fatto che non era il Presidente del Consiglio che io sostenevo, era quello che rappresentava l’Italia. Adesso quel tempo in cui qualcuno sorride sull’Italia non c’è più, è finito".

Riguardo il tema crescita, gli analisti non sono benevoli con l'Italia, le stime sostengono che il sistema fa fatica a riprendersi, la crescita raggiungerà l'1% nel 2016, idem, forse, nel 2017. Il presidente del Consiglio però sostiene che le stime siano così basse perché l'effetto Brexit ha ridotto quelle di tutti i paesi dell'Area Ue "Tuttavia i danni credo che li sentiranno soprattutto gli inglesi, mentre noi, i francesi, i tedeschi, tutti, potremo avere un piccolo rallentamento dell’economia di qualche ‘zero virgola', l’impressione è che per loro sarà un bel problema. Se qualcuno ha degli amici a Londra, magari per lavoro, sono terrorizzati, impauriti".

Interventi concreti, questo si aspettano gli elettori italiani dall'esecutivo, sul fronte fiscale, della semplificazione e del welfare. E questo mira a dare il presidente del Consiglio, che allo studio ha alcune proposte che ritiene potranno essere definitivamente approvate già entro la fine dell'anno. La rivoluzione Equitalia, per esempio: "Entro l’anno arriverà il decreto che cambierà il modo di pagare il fisco e non ci sarà più Equitalia. Bye bye Equitalia", ha dichiarato Renzi ai microfoni di Rtl 102.5, sottolineando però come questa semplificazione non corrisponda a un invito all'evasione: "Il che non vuol dire che non si pagheranno più le tasse, ma non si possono fare tutte quelle trafile per pagarle".

Riguardo il fronte prettamente politico, Renzi ha rivolto un appello al Pd romano, prendendo le difese della neo-sindaco Virginia Raggi "Lasciatela lavorare. Non è che dopo 15 giorni che avete perso le Amministrative ci si mette a criticare, ha vinto lei, non ci mettiamo a fare un’opposizione ideologica", facendo partire però una stoccata relativa alle prossime Olimpiadi del 2014, a cui la Raggi sembrerebbe opporsi: "Tutti i dati ci dicono che siamo in testa e che potremo avere le Olimpiadi nel 2024, chi dirà di no se ne assumerà la responsabilità".

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