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Renzi: “Conte è somma di tutte incompetenze, ha tanta spocchia che parla di sé in terza persona”

Il senatore del Pd, Matteo Renzi, attacca il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Abbiamo a che fare con un presidente del Consiglio che è la somma di tutte le incompetenze, è impalpabile sui dossier internazionali. Tanta è la sua spocchia che parla di sé in terza persona. Si è arrivati alla dittatura dell’incapacità”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il senatore del Partito Democratico, Matteo Renzi, torna ad attaccare il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Abbiamo a che fare con un presidente del Consiglio che è la somma di tutte le incompetenze. L'Italia sta perdendo prestigio a livello internazionale. Va al Parlamento europeo e non se lo fila nessuno”, afferma l’esponente dem durante una iniziativa elettorale, in vista delle elezioni europee, a Roma, al Tempio di Adriano. L’attacco di Renzi prosegue: “Abbiamo un presidente del Consiglio che è impalpabile sui dossier internazionali. Tanta è la sua spocchia che parla di sé in terza persona. Si è arrivati alla dittatura dell'incapacità”. E ribadisce quanto già affermato negli scorsi giorni: “Se uno non sa la differenza tra garantismo e giustizialismo, visto che Conte ha detto che per lui pari sono, vuol dire che non solo non sei in grado di fare il premier ma neanche di fare il professore di Diritto. È la dittatura della superficialità, ma sta attaccato alla poltrona”.

Per quanto riguarda il post-europee, Renzi fa una previsione: “Lunedì prossimo non succederà niente, non vi illudete. Questi i posti non li lasciano neanche con il laser. Il redde rationem ci sarà quando si dovrà fare la legge di Bilancio, ossia tirare fuori i quattrini”. Nessuna crisi di governo nell’immediato, quindi. Si passa poi all’argomento Pd e alla posizione dello stesso ex presidente del Consiglio: “Noi siamo la quintessenza della lealtà, molto di più di quello che anche alcuni di noi pensavano potessimo essere. Abbiamo subito una battaglia di fuoco pazzesca in questi anni ma nonostante questo siamo qui a dire di votare Pd domenica”.

Ancora, rimanendo sul tema Pd e sugli scontri interni al partito degli scorsi anni, Renzi prosegue: “Io ho il grande grande grande privilegio di potermi guardare allo specchio e di dire che ho fatto una battaglia libera senza chiedere niente a nessuno, nemmeno a chi non sa dove sta di casa la gratitudine, la riconoscenza, la dignità… In politica c'è chi prende e chi da e io ho dato una presunta classe dirigente che dovrebbe solo dire grazie invece di farsi di cavoli suoi”.

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